Le banche europee si trovano in una posizione di solidità, ma devono mantenere un atteggiamento di «vigilanza e prudenza» di fronte a un panorama ricco di rischi. Claudia Buch, la nuova responsabile della Vigilanza della BCE, ha evidenziato, durante la sua prima conferenza stampa sull’esercizio SREP 2024, l’importanza di monitorare attentamente i rischi geopolitici che potrebbero influenzare il settore bancario. Questi rischi si sommano a sfide strutturali, climatiche e ambientali, oltre a un contesto macroeconomico incerto.
Oltre ai rischi geopolitici, le banche devono affrontare cambiamenti strutturali e un aumento delle insolvenze aziendali, che segnalano un potenziale incremento del rischio di credito. Buch ha anche espresso preoccupazione per la digitalizzazione crescente nel settore, che comporta nuove sfide operative e di sicurezza.
La BCE ha notato un incremento significativo delle insolvenze nel settore delle piccole e medie imprese e nel real estate commerciale, il che potrebbe aggravare ulteriormente la situazione.
In merito alle fusioni cross-border, Buch ha chiarito che la Vigilanza della BCE adotta un approccio «neutro», considerando le aggregazioni come una delle opzioni disponibili per gli azionisti e gli stakeholder per rispondere alla crescente pressione competitiva. Questo rappresenta un cambiamento rispetto al suo predecessore, Andrea Enria, che aveva espresso rammarico per non aver potuto esaminare operazioni significative in questo ambito durante il suo mandato.
La Vigilanza della BCE ha avviato una riforma complessiva dell’esercizio SREP, prevista nei prossimi due anni, per affrontare in modo più mirato i rischi emergenti e semplificare i processi di valutazione. Le priorità per il triennio 2025-2027 continueranno a concentrarsi su rischi macrofinanziari e shock geopolitici, ponendo particolare attenzione alla governance e alla gestione dei rischi climatici.
Nel complesso, le banche europee hanno mostrato solide posizioni patrimoniali e livelli di liquidità superiori ai requisiti normativi. Il coefficiente CET1 è aumentato leggermente, attestandosi all’11,3% nel 2024. Tuttavia, la BCE ha avvertito che le prospettive macroeconomiche in deterioramento richiedono una vigilanza continua per garantire la resilienza del settore.
In sintesi, mentre le banche europee dimostrano una buona redditività e solidità patrimoniale, la loro capacità di adattarsi a un contesto in evoluzione e a gestire i rischi emergenti sarà cruciale per mantenere la stabilità finanziaria nell’area dell’euro.