06.06.2019 Icon

In arrivo le disposizioni integrative di recepimento della MiFID II

Nella fine di maggio di quest’anno, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (“MEF”) ha emanato in pubblica consultazione il documento recante “Disposizioni integrative e correttive al d. lgs. n. 58/1998 (TUF)”, al fine di adottare le disposizioni integrative e correttive del D.Lgs. 3 agosto 2017, n. 129, attuativo della Direttiva (UE) 15 maggio 2014, n. 65 (c.d. “MiFID II”).

In particolare, con il D.Lgs. 3 agosto 2017, n. 129, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 agosto 2017, n. 198 ed entrato in vigore il 28 agosto 2017, è stato previsto l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della MiFID II e del Regolamento (UE) n. 648/2012 (c.d. “MiFIR”).

Come noto, il D.lgs 129/2017 contiene prevalentemente modifiche al D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (conosciuto più semplicemente come “Testo Unico della Finanza” o “TUF”) applicabili dal 3 gennaio 2018, come previsto dalla MiFID II e dal Regolamento chiamato “MiFIR”.

In tale contesto, è opportuno segnalare che l’Italia, come Paese membro dell’Unione europea, si è dotata, con la Legge 24 dicembre 2012, n. 234, di norme generali sulla partecipazione alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea.

Nello specifico, l’art. 31, comma 5, della citata Legge 234/2012 prevede che entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore dei decreti legislativi di recepimento delle normative europee, nel rispetto dei principi e criteri direttivi fissati dalla legge di delegazione europea, il Governo può adottare, con la medesima procedura, disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi emanati.

Pertanto, considerato che il termine di 24 mesi previsto dalla Legge 234/2012 scade a fine agosto 2019, essendo il D.Lgs. 129/2017 entrato in vigore in data 28 agosto 2017, e che a seguito dell’applicazione delle norme contenute nel citato D.Lgs. 129/2017 le Autorità di vigilanza hanno segnalato a questo al MEF la presenza di alcune criticità che possono essere positivamente risolte con un decreto integrativo e correttivo, si è provveduto a censire le disposizioni del TUF che necessitano di modifica e a predisporre, in collaborazione con le Autorità medesime, l’unita tabella nella quale sono riportate le proposte di modifica del TUF, una norma di coordinamento nel D.Lgs. 7 settembre 2005, n. 209 (noto, più semplicemente, come “Codice delle Assicurazioni Private” o “CAP”), alcune disposizioni transitorie e le relative motivazioni.

I soggetti interessati potranno commentare e il testo posto in consultazione, chiedendo dei chiarimenti al MEF e suggerendo alcune proposte di modifica. Tali commenti dovranno pervenire entro e non oltre il 14 giugno 2019.

Le osservazioni devono essere inviate ai seguenti indirizzi e-mail:

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