02.05.2024 Icon

Il Parlamento Europeo ha approvato la sesta direttiva antiriciclaggio

Verrebbe da dire: tempismo perfetto.

Quando ancora il nostro paese deve metabolizzare gli effetti della sentenza del TAR sul registro dei titolari effettivi, lo scorso 23 aprile 2024 il Parlamento Europeo ha approvato in prima lettura la sesta direttiva anticiriclaggio.

Si tratta in verità di un provvedimento atteso da tempo e che, insieme al nuovo Regolamento in materia e all’istituzione dell’Autorità europea antiriciclaggio (su cui si dirà più tardi), va a comporre il c.d. pacchetto antiriciclaggio.

L’aggiornamento che la direttiva impone agli stati è piuttosto significativo.

Anzitutto, nel nome della trasparenza, si amplia la pubblicità dei registri dei titolari effettivi, aperti alla consultazione non solo dei soggetti obbligati, ma di tutti i portatori di un interesse legittimo, a partire dalle «persone che agiscono a fini giornalistici di segnalazione o di qualsiasi altra forma di espressione nei media», fino alle «organizzazioni della società civile, comprese le organizzazioni non governative e il mondo accademico», nonché alle autorità pubbliche impegnate nel PNRR e quelle che si occupano di appalti (settore critico per eccellenza con riguardo al riciclaggio di denaro).

Accanto a questo, gli stati dovranno redigere un altro registro, che include i c.d. migranti fiscali, vale a dire quei soggetti che abbiano un patrimonio personale molto consistente e migrino in un altro paese per beneficiare – in pratica – di più miti politiche fiscali (che il legislatore eurounitario qualifica come «diritti di soggiorno in cambio di investimenti»). In particolare, gli stati di approdo dovranno pubblicare una relazione in cui dovrà rendere noti il numero di domande ricevute, i paesi di origine dei richiedenti e il numero di permessi di soggiorno rilasciati o respinti, oltre alle relative motivazioni.

Sempre in ottica di assicurare maggiore trasparenza, si chiede agli stati di fornire alle unità di informazione finanziaria e alle altre autorità competenti un accesso immediato e diretto ai registri immobiliari per il tracciamento in tempo reale delle compravendite immobiliari.

In tema di flussi finanziari, vengono poi imposti particolari obblighi di registrazione e condivisione degli Iban virtuali, che vengono emessi da banche o enti finanziari per reindirizzare i pagamenti su conti bancari o di pagamento fisici, e che conoscono ampia diffusione nei pagamenti transfrontalieri.

Inoltre, per gli emittenti di moneta elettronica, i prestatori di servizi di pagamento, e i prestatori di servizi per le criptovalute con la sede centrale all’estero, che si stabiliscano in uno stato membro in una forma giuridica diversa da una succursale o simili, lo stato in cui si sono stabiliti dovrà obbligarli a collocare un punto di contatto centrale al suo interno.

Vengono, inoltre, previsti degli obblighi di trasparenza nelle transazioni alle società di calcio professionistiche di alto livello e agli agenti dei calciatori.

Infine, si fissa il limite di 10.000€ per i pagamenti in contanti all’interno dell’UE, tranne che tra privati in un contesto non professionale, e con facoltà degli stati di introdurre soglie più basse.

Come poi sopra accennato, per supervisionare sulle nuove disposizioni sarà istituita a Francoforte una nuova autorità UE, l’Autorità per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo (AMLA). Essa avrà il compito di intervenire in caso di carenze nella vigilanza all’interno dei singoli stati, di coordinarne le attività, di dirimerne le eventuali controversie, nonché di supervisionare l’attuazione delle sanzioni finanziarie e, in certi casi, anche l’azione di alcune entità finanziarie.

L’intero pacchetto antiriciclaggio dovrà adesso essere formalmente adottato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE.

Autore Simone Mascelloni

Associate

Milano

s.mascelloni@lascalaw.com

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