La scelta del luogo di sepoltura del coniuge spetta al consorte sopravvissuto, a condizione che il defunto non abbia manifestato espresse volontà sul punto, dimostrabili in qualsiasi modo e anche per via testimoniale.
Questo è il principio affermato dalla Corte di Cassazione.
La Suprema Corte è stata chiamata a pronunciarsi sul caso di Tizio che, osteggiato dalla cognata, chiedeva di variare il luogo di sepoltura della defunta moglie, spostando la salma dal luogo di origine della famiglia della compianta moglie al luogo di residenza della coppia. La domanda veniva rigettata in primo e secondo grado.
In particolare, la Corte d’Appello rilevava che, in ordine alla volontà manifestata dalla defunta circa il suo luogo di sepoltura, fossero attendibili le dichiarazioni rese dai testi di parte convenuta (la sorella della defunta) poiché specifiche e coerenti, nonché rese da persone più vicine alla de cuius nel suo ultimo periodo di vita.
La Corte di Cassazione, investita della questione, dopo aver ricordato che esistono sì importanti precedenti giurisprudenziali che, in mancanza di volontà espresse del defunto, riconoscono al coniuge, prima degli altri congiunti, il diritto di scegliere il luogo di sepoltura del consorte, ha tuttavia precisato che il suddetto principio non è applicabile al caso in esame.
Nella fattispecie che ci occupa, infatti, la defunta aveva ben espresso il proprio desiderio di essere sepolta nel paese di origine della propria famiglia e tale desiderio ha trovato riscontro nelle testimonianze rese dalle persone che le erano state più vicine durante il suo ultimo anno di vita, vissuto presso l’abitazione della sorella e che avevano avuto modo di ascoltare la volontà della stessa.
La Corte di Cassazione, rigettando il ricorso proposto dal marito della defunta, ha concluso pertanto che la scelta del luogo di sepoltura (c.d. electio sepulchri) compete in primo luogo al de cuius e solo nel caso in cui il defunto non abbia espresso alcuna volontà la decisione spetta ai congiunti più prossimi (nell’ordine: coniuge, figli, genitori e altri parenti di sangue).