09.10.2024 Icon

L’AI a favore dei creatori di contenuti

Nella prospettiva di proteggere gli artisti in relazione alla musica generata tramite l’AI con l’impiego non autorizzato di contenuti protetti, scende in campo l’AI stessa, attraverso sistemi capaci di rilevare, con un alto grado di precisione, i contenuti generati dai modelli di intelligenza artificiale.

Ci è già capitato, nell’ambito di questa rubrica, di occuparci di come l’AI rappresenti anche un’importante opportunità per la tutela del copyright.

Più in particolare, l’intelligenza artificiale ben può essere utilizzata proprio per offrire nuove possibilità di tutela ai titolari dei diritti sui contenuti protetti.

Parimenti ci siamo già occupati di come la RIAA (Recording Industry Association of America) abbia avviato, per conto delle major discografiche Universal Music Group, Sony Music Entertainment e Warner Records, una causa contro Suno e Udio, ossia delle start-up dedicate alla produzione di musica con l’impiego dell’AI.

Le citate start-up sono, infatti, accusate di utilizzare, senza autorizzazione alcuna, nell’ambito dell’alimentazione della propria piattaforma, brani musicali protetti dal diritto d’autore e di consentire la creazione di musica molto simile ai brani originali.

Nell’ambito del giudizio in corso, nelle proprie memorie difensive, le due aziende di AI hanno da un lato, in buona sostanza, ammesso di utilizzare registrazioni protette da copyright ma, dall’altro, sostenuto come questo utilizzo rientri nell’esenzione del c.d. fair use prevista dalla legge statunitense sul copyright.

Ciò accusando le case discografiche attrici di aver avviato questa causa contro il progresso tecnologico al solo fine di impedire la concorrenza.

Ebbene, proprio nella prospettiva di proteggere gli artisti in relazione alla musica generata tramite l’AI con l’impiego non autorizzato di contenuti protetti, scende in campo l’AI stessa, attraverso sistemi capaci di rilevare, con un alto grado di precisione, i contenuti generati dai modelli di intelligenza artificiale.

Sono state, infatti, sviluppate delle nuove tecnologie in grado di identificare la musica generata dall’AI (come quella generata da Suno e Udio), mediante una scansione pressoché istantanea.

Il tutto per fare dell’AI un’alleata dei creatori di contenuti, ossia uno strumento volto ad espandere le possibilità creative, senza che vengano sacrificati i diritti degli artisti.

Autore Roberta Maria Pagani

Managing Associate

Milano

r.pagani@lascalaw.com

Desideri approfondire il tema Information Technology ?

Contattaci subito