02.09.2021 Icon

Distribuzione dividendi in epoca covid

Durante il 2020 Bankitalia ha emanato tre Raccomandazioni indirizzate alle banche meno significative rientranti nella sua competenza. Esse erano finalizzate a richiedere l’adozione di politiche restrittive in materia di distribuzione dei dividendi e di remunerazione variabile.

Si legge nell’ultima Raccomandazione del 21 luglio 2021 che “Gli obiettivi erano di rafforzare i mezzi patrimoniali delle banche attraverso l’autofinanziamento e mettere il sistema finanziario nella condizione migliore per assorbire le perdite che si sarebbero materializzate a causa dell’emergenza sanitaria connessa con la pandemia, continuando così a sostenere l’economia”.

In particolare, l’obiettivo della prima Raccomandazione del 27 marzo 2020, in accordo con le politiche della Banca Centrale europea, era quello che le banche meno significative destinassero, perlomeno fino al 1° ottobre 2020, “gli utili al rafforzamento dei mezzi propri, e di mettere il sistema finanziario nella condizione migliore per assorbire le perdite che si materializzeranno a causa dell’emergenza sanitaria e per poter continuare a sostenere l’economia”.

Nella seconda Raccomandazione del 28 luglio 2020, emanata come aggiornamento della prima, Bankitalia ha sostanzialmente ribadito e raccomandato quando in precedenza già detto, prorogando però l’efficacia della Raccomandazione fino al 1° gennaio 2021.

Infine, con la terza Raccomandazione del 16 dicembre 2020, la Banca Centrale italiana, sulla considerazione che “l’impatto della pandemia sui bilanci degli intermediari non si è ancora manifestato appieno, anche grazie alle massicce misure di sostegno pubblico”, ha ritenuto opportuno “mantenere un approccio estremamente prudente, al fine di salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e concedere prestiti per sostenere l’economia”, sottolineando altresì che, in assenza di un sostanziale peggioramento del quadro macroeconomico, a partire dal 30 settembre 2021 la Banca d’Italia sarebbe tornata a valutare le politiche di distribuzione dei dividendi e di remunerazione variabile nell’ambito dell’ordinario processo di revisione e valutazione prudenziale dei singoli intermediari (SREP).

Gli intermediari sono quindi stati invitati a non pagare dividendi e ad astenersi dal riacquisto di azioni proprie, venendo altresì richiamata l’esigenza di adottare un approccio prudente e lungimirante anche nelle politiche di remunerazione variabile.

Ebbene, si legge nell’ultima Raccomandazione emanata, datata 21 luglio 2021, che “Le ultime proiezioni macroeconomiche indicano segnali di miglioramento dell’economia”.

Ciò, dunque – ritiene Bankitalia – consente, in linea con quanto deciso della BCE per le banche significative, “di tornare ai criteri di valutazione del capitale e dei piani di distribuzione dei dividendi e di riacquisto di azioni da parte delle banche nell’ambito dell’ordinario processo SREP”. Per quanto concerne, invece, le banche meno significative si legge che queste “dovranno tuttavia mantenere un approccio prudente nel decidere le politiche distributive e di riacquisto di azioni, considerando attentamente la sostenibilità del loro modello di business”.

In conclusione, dunque, le strade sembrano essere tendenzialmente divergenti, avendo ricevuto le banche più significative un sostanziale nulla osta al ritorno alle proprie precedenti valutazioni di merito, mentre gli istituti meno significativi dovranno invece mantenere ancora un regime prudenziale.

Andrea Monesiglio – a.monesiglio@lascalaw.com

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