08.09.2025 Icon

Flash news: Approvato il disegno di legge delega, verso la riforma dell’avvocatura

Nuovi passi avanti sono stati fatti lungo il cammino legislativo che condurrà alla riforma della professione forense. In data 4 settembre, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di delega al Governo per la riforma dell’avvocatura nazionale.

Il testo nasce dalla proposta del Consiglio Nazionale Forense

Ricordiamo che il testo nasce da una proposta elaborata dal Consiglio Nazionale Forense (CNF), come segnalato nel precedente contributo intitolato “Avvocatura, pronta l’autoriforma“, e ha lo scopo di modernizzare la professione ridefinendone peculiarità, regole, compatibilità e responsabilità.  

Le novità più rilevanti del disegno di legge

Tra le innovazioni più significative figurano sicuramente le nuove regole su monocommittenza, regime delle incompatibilità, potenziamento del segreto professionale, determinazione dei compensi, revisione del tirocinio e della composizione della commissione d’esame.

La delega interviene anche sulla disciplina del codice deontologico, prevedendo che la sua emanazione e il suo aggiornamento siano curati dal Consiglio Nazionale Forense.

Focus sulle società tra avvocati: nuovi equilibri interni

Nel testo, inoltre, viene dato particolare rilievo alle modalità di esercizio della professione in forma collettiva. In particolare, per le società tra avvocati viene confermato che almeno due terzi del capitale sociale, dei diritti di voto e della partecipazione agli utili debbano essere detenuti da avvocati iscritti all’albo. I soci non professionisti, invece, possono entrare a far parte della compagine societaria solo per apportare prestazioni tecniche o per rivestire il ruolo di investitori, senza condizionarne l’attività professionale. La società così costituita non potrà, inoltre, svolgere attività a favore del socio non professionista o di soggetti a esso collegati.

Verso una professione più moderna e flessibile

In conclusione, tali interventi hanno come fine ultimo quello di creare un sistema capace di coniugare i tradizionali principi dell’avvocatura con le nuove esigenze di collaborazione professionale, aprendo a forme di esercizio più flessibili e adeguate al contesto contemporaneo.

Si attende ora il via libera definitivo del Parlamento e i decreti legislativi che dovranno essere emanati successivamente dal Governo. 

Autore Jessica Cammarano

Managing Associate

Milano

j.cammarano@lascalaw.com

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Autore Chiara Gennaro

Managing Associate

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