15.10.2024 Icon

Vizi nella compravendita di auto: onere della prova e rilevanza dei difetti

Con l’ordinanza in commento la Suprema Corte affronta il tema dei vizi nella compravendita di un’autovettura, fornendo importanti chiarimenti su alcuni principi fondamentali in materia.

Nella fattispecie Tizio e Caia citano in giudizio una nota causa automobilistica, chiedendo l’accertamento dei vizi relativi al regolare funzionamento dell’impianto frenante.

Accolta in primo grado la domanda attorea, in appello la decisione veniva riformulata nel senso di ritenere non rilevante il rumore in frenata.

Tizio e Caia presentano ricorso in Cassazione che, con ordinanza n. 25747 del 26 settembre 2024, ha confermato il consolidato orientamento della Suprema Corte in materia di garanzia per vizi, ribadendo l’importanza dell’onere probatorio a carico dell’acquirente e della valutazione concreta sulla rilevanza dei difetti.

In particolare, osservano i giudici, nelle azioni di garanzia per vizi, l’onere della prova grava sull’acquirente. Spetta quindi al compratore dimostrare l’esistenza dei vizi e la loro incidenza sull’idoneità all’uso o sul valore del bene. Inoltre, per configurare un vizio redibitorio, il difetto deve rendere la cosa inidonea all’uso cui è destinata o diminuirne in modo apprezzabile il valore. Non sono sufficienti imperfezioni che non incidano sulla natura o funzionalità del bene.

Particolarmente interessante sul punto è il principio espresso sulla valutazione del comportamento del venditore: gli interventi effettuati sul bene non implicano necessariamente un riconoscimento dei vizi, soprattutto se motivati da ragioni commerciali. Questo aspetto tutela i venditori che, in buona fede, cercano di venire incontro alle esigenze dei clienti senza per questo ammettere responsabilità.

La sentenza offre inoltre utili indicazioni sulla liquidazione delle spese in caso di riforma della sentenza di primo grado, sottolineando la necessità di una valutazione complessiva dell’esito della lite.

Nel complesso, la decisione della Cassazione si pone in linea di continuità con la giurisprudenza precedente, fornendo tuttavia utili precisazioni che contribuiscono a delineare con maggiore chiarezza i confini della disciplina dei vizi nella compravendita, con particolare riferimento al settore automobilistico.

Autore Pasquale Parisi

Associate

Milano

p.parisi@lascalaw.com

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