Con la sentenza n. 9101 del 21 novembre 2025, il Consiglio di Stato è intervenuto in modo decisivo sul tema del check-in da remoto nelle strutture ricettive.
La pronuncia ribalta la precedente decisione del TAR Lazio e chiarisce in modo definitivo quali sono gli obblighi dei gestori, incluse le locazioni brevi.
Il punto centrale è la lettura dell’art. 109 T.U.L.P.S.: la norma impone da sempre un’identificazione de visu dell’ospite, ovvero una verifica visiva della corrispondenza tra il titolare del documento e la persona che accede alla struttura.
Ne consegue che le procedure di check-in completamente da remoto, basate sul solo invio dei documenti e sull’accesso tramite codici automatizzati o key box, non soddisfano la finalità di sicurezza pubblica.
Secondo il Consiglio di Stato, tali modalità non consentono in alcun modo di accertare chi sia realmente la persona che entra nell’alloggio, rendendo impossibile fornire all’autorità di pubblica sicurezza un riferimento certo per eventuali controlli.
Il quadro normativo non lascia margini: identificare significa verificare visivamente la corrispondenza tra il titolare del documento e l’ospite che varca la soglia della struttura.
La decisione non è, però, una chiusura alla modernità.
Al contrario, apre la porta a una identificazione a distanza che sia autenticamentede visu, resa possibile da videocitofoni, spioncini digitali, QR code evoluti e da ogni sistema che consenta, al momento dell’ingresso, di vedere la persona e confrontarla con il documento.
È il principio della contestualità a distinguere l’innovazione compatibile dall’automazione che elude il controllo.
Il Consiglio di Stato sgombra inoltre il campo dalle contestazioni relative alla concorrenza: alberghi e locazioni brevi sono soggetti agli stessi obblighi.
In definitiva, per tutte le strutture ricettive – tradizionali o extra-alberghiere – l’identificazione dell’ospite resta un passaggio imprescindibile, che può essere innovato, ma non eluso.
La tecnologia può agevolare, ma non sostituire, il controllo visivo che continua a rappresentare una garanzia essenziale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
02.12.2025