21.05.2024 Icon

Guard rail difettoso: chi paga?

Un ragazzo perde il controllo dell’autovettura e si schianta contro il guard rail.

L’epilogo è, purtroppo, drammatico.

I familiari citano in giudizio Anas s.p.a. per sentirne accertare la corresponsabilità nella causazione del sinistro e ottenerne il risarcimento dei danni: secondo la prospettazione attorea, la convenuta sarebbe stata onerata ex art. 2051 c.c. di curare la manutenzione (anche) del guard rail che – privo di manutenzione – aveva, in parte, determinato il decesso del ragazzo.  

La barriera stradale era infatti priva della parte finale arrotondata.

La domanda viene rigettata in primo grado e riformata in appello grazie agli esiti della consulenza tecnica d’ufficio.

Viene infatti dichiarata la corresponsabilità di Anas s.p.a. per il 30% nella causazione del sinistro con conseguente condanna al risarcimento di circa € 150.000,00.

In tale occasione, viene altresì rigettata l’eccezione di carenza di legittimazione sollevata per la prima volta in appello da Anas s.p.a. e fondata sul fatto che la barriera guard rail insistesse su un tratto di strada di proprietà non già sua, bensì del Comune.

Anas s.p.a. ricorre in Cassazione, ma rimane nuovamente delusa.

La Suprema Corte, infatti, conferma la sentenza impugnata evidenziando che la custodia esercitata dal proprietario o dal gestore della strada non è limitata alla sola carreggiata, ma si estende anche agli elementi accessori o pertinenze, ivi comprese eventuali barriere laterali con funzione di contenimento e protezione della rete stradale.

La Cassazione conclude, dunque, che la Pubblica Amministrazione è onerata di svolgere adeguati interventi manutentivi sulle menzionate barriere, violando altrimenti sia le norme specifiche che impongono determinati standard di sicurezza sia i principi generali in tema di responsabilità civile.

In conclusione, il principio di responsabilità oggettiva è stato esteso anche ai doveri di costante sorveglianza delle strutture di protezione, posto che grava sulla P.A. l’obbligo di verificare che le stesse non abbiano assunto nel tempo una conformazione tale da non essere più conformi al loro scopo, che è quello di diminuire la pericolosità di un tratto stradale.

Autore Valeria Bano

Senior Associate

Milano

v.bano@lascalaw.com

Desideri approfondire il tema Responsabilità Civile ?

Contattaci subito