
In data 2 aprile 2025 la Banca d’Italia e la Consob hanno stipulato un nuovo protocollo d’intesa con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) e l’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF).
Vari sono gli obiettivi che si prefigge questo protocollo, tra cui: prevenire l’insorgenza di conflitti interpretativi nella delimitazione degli ambiti di rispettiva competenza nelle materie di interesse comune; promuovere la condivisione di buone prassi emerse nello svolgimento dell’attività di supporto svolta dalle rispettive segreterie; favorire la condivisione dei criteri per l’esercizio delle attività di verifica da parte delle competenti autorità.
Tutto ciò non soltanto nell’ottica di rendere i due organismi di risoluzione alternativa delle controversie più efficienti, ma anche per orientare in maniera migliore l’utenza nella corretta individuazione del sistema competente.
Ricordiamo come, in linea di principio, l’ABF può conoscere le controversie relative a operazioni e servizi bancari e finanziari intercorse tra cliente e intermediari, escluse quelle attinenti ai servizi e alle attività di investimento; se, però, la richiesta del ricorrente ha a oggetto la corresponsione di una somma di denaro, a qualunque titolo, la controversia rientra nella competenza dell’ABF solo se l’importo richiesto non sia superiore a 200.000 Euro.
Al contrario, l’ACF decide su controversie che hanno a oggetto la violazione da parte degli intermediari degli obblighi di diligenza, correttezza, informazione e trasparenza, che la normativa pone a loro carico quando prestano servizi di investimento e di gestione collettiva del risparmio.