13.05.2014

Alitalia-Etihad, banche pronte a rinunciare a parte dei crediti

  • Il Sole 24 Ore

Il governo spinge Alitalia verso le braccia di Etihad con una nuova proposta accettata dalle banche. L’esito della partita non è ancora scritto, ma che la direzione sia questa è stato deciso ieri a Palazzo Chigi in un vertice con le banche e la compagnia.
«Il governo, gli azionisti e le banche creditrici hanno convenuto che la trattativa con Etihad dovrà proseguire e condurre ad un esito positivo», afferma una nota di Palazzo Chigi, diffusa al termine dell’incontro di oltre due ore. Il sottosegretario alla presidenza, Graziano Delrio, ha incontrato l’a.d. di Alitalia, Gabriele Del Torchio, il presidente, Roberto Colanino, alcuni rappresentanti di istituti bancari, le più esposte sono Intesa Sanpaolo e Unicredit. Per il ministero dell’Economia c’era Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica. In contatto telefonico da Milano il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi.
Il passaggio chiave riguarda la richiesta di Etihad di cancellare 400 milioni di debiti finanziari di Alitalia. È confermato lo schema della divisione dell’Alitalia-Cai in due. La compagnia si svuoterebbe e resterebbe come «old company», responsabile per le pendenze legali del passato. Ci sarebbe una nuova società, la «new company», con le attività di volo, in questa entrerebbe Etihad con capitale fresco fino a 550 milioni e una quota inferiore al 50 per cento.
Come verrà risolto il problema del debito? Malgrado permanga qualche distinguo dal fronte bancario, secondo fonti autorevoli è stato concordato che le banche cancellerebbero un terzo dell’esposizione che Etihad non vuole, mentre convertirebbero in capitale di Alitalia i residui due terzi. Questa proposta sarà presentata a Etihad, non coincide con tutte le richieste di Abu Dhabi, ma la disponibilità delle banche è un passo avanti.
Palazzo Chigi dice che il progetto di accordo con Etihad è «una grande opportunità di sviluppo di un importante marchio italiano e per il sistema paese. (…) Il governo – prosegue la nota – ha invitato il management di Alitalia a continuare la trattativa sulla base delle positive indicazioni espresse oggi da parte degli azionisti e delle banche. Sulla base di ciò nei prossimi giorni ci saranno nuovi importanti contatti tra le due compagnie, Alitalia ed Etihad».
L’a.d. di Unicredit, Federico Ghizzoni, non ha partecipato al vertice, in una conferenza stampa ha detto: «Non ho idea di dove siano le altre banche, questa è la seconda riunione. Vediamo che tipo di risposte ci daranno oggi. Dovevo andare ma io sono qua. Il piano di Etihad non lo abbiamo visto direttamente, ci è stato illustrato a grandi linee. Mi sembra comunque un piano interessante perché prevede una crescita industriale e decisioni importanti in sinergia con Alitalia. (…) siamo disposti a fare quello che è possibile, ma non tutto, per aiutare alla definizione di questa trattativa. Vediamo le novità nelle prossime giornate». Ci sarebbe sempre il nodo dei 140 milioni di crediti di Unicredit con il factoring, benché la banca più esposta sia Intesa, con 280 milioni. Sull’ipotesi di una bad company Ghizzoni ha detto: «Non sono al corrente».
Secondo Airports Council International nel primo trimestre Fiumicino per la qualità percepita dai passeggeri ha superato Parigi Cdg, Francoforte e Madrid. «Il miglioramento della qualità ed efficienza dell’aeroporto di Fiumicino è il miglior contributo che possiamo dare alla competitività del trasporto aereo nel nostro paese in particolare per chi, come Alitalia, ha scelto Fiumicino come hub», ha commentato l’a.d. di Atlantia, Giovanni Castellucci.