05.11.2025 Icon

LinkedIn e addestramento dell’AI generativa

Dal 3 novembre 2025 LinkedIn addestra i propri modelli di intelligenza artificiale generativa utilizzando i dati pubblicati dagli utenti maggiorenni, salvo che venga esercitato il diritto di opposizione.

La novità

LinkedIn, dal 3 novembre 2025, addestra i propri sistemi di AI generativa facendo uso dei dati contenuti nei post (ma anche nei commenti, nelle foto, nelle offerte di lavoro, etc.) pubblicati dagli utenti maggiorenni.

Ciò a meno che gli utenti LinkedIn, così come i non utenti i cui dati siano stati pubblicati sulla piattaforma da degli utenti, non si oppongano a questo trattamento dei propri dati personali, utilizzando le modalità online indicate dalla piattaforma stessa.

L’opposizione non ha efficacia retroattiva: se esercitata prima del 3 novembre 2025, è idonea a sottrarre al trattamento tutti i dati personali; se esercitata successivamente, avrà efficacia solo con riferimento ai contenuti di nuova pubblicazione e non a quelli già presenti sulla piattaforma alla data dell’opposizione.

La vicenda ricorda l’addestramento di Meta AI, in relazione al quale agli utenti è stata data la possibilità di opporsi, entro il 26 maggio 2025, attraverso la compilazione di appositi moduli, allo sfruttamento dei propri contenuti caricati sulle piattaforme social di Facebook ed Instagram.

Le perplessità

Il Garante privacy sta lavorando con le altre Autorità europee, al fine di verificare se l’iniziativa di LinkedIn sia effettivamente conforme alla normativa in materia di protezione dei dati personali.

Intanto non passa inosservato come, ancora una volta, per l’opposizione sia stato scelto il cosiddetto meccanismo dell’opt-out, che sconta le note perplessità legate all’uso di contenuti senza l’acquisizione di un consenso a monte da parte dei titolari.

Tanto più se si considera che l’assenza di un registro pubblico contenente i dati impiegati per l’addestramento degli algoritmi aggiunge criticità ad un sistema basato sul rilascio non di un’autorizzazione ex ante ma di un diniego ex post.

Autore Roberta Maria Pagani

Managing Associate

Milano

r.pagani@lascalaw.com

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