27.06.2025 Icon

Protocollo sulle spese extra assegno di mantenimento del Tribunale di Milano

La Corte d’Appello di Milano, il Tribunale Ordinario di Milano, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano e l’Osservatorio sulla Giustizia Civile di Milano nel mese di mese di giugno del 2025 hanno siglato le linee guida per fornire un supporto per la determinazione delle spese extra assegno di mantenimento, con particolare attenzione ai figli minori, maggiorenni non economicamente indipendenti e ai soggetti con disabilità.

Una prassi condivisa per ridurre i conflitti familiari

L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che la diffusione di una prassi condivisa possa risolvere o quantomeno limitare le ragioni del conflitto nel momento della crisi familiare.

Come emerge dal preambolo del documento, l’obiettivo è quello di fornire criteri uniformi per la determinazione delle spese che si aggiungono all’assegno di mantenimento ordinario, creando un quadro di riferimento che possa orientare tanto i professionisti quanto le famiglie coinvolte in procedimenti di separazione e divorzio.

Il protocollo articola le spese in diverse categorie, ciascuna caratterizzata da specifiche modalità di gestione e ripartizione.

Questa sistematizzazione trova riscontro nell’orientamento giurisprudenziale consolidato, che ha progressivamente affinato la distinzione tra spese ordinarie e straordinarie.

Il protocollo disciplina le spese mediche, scolastiche e quelle extrascolastiche e in relazione a ciascuna categoria individua quali di queste – comunque da documentare all’altro genitore – non necessitano di un preventivo accordo e quali invece necessitano di un preventivo accordo.

Un aspetto particolarmente significativo del protocollo è rappresentato dalla disciplina specifica per i figli in condizioni di disabilità.

Tempi e modalità di rimborso: cosa prevede il protocollo

Il protocollo prevede che per i figli in condizioni di disabilità non sia richiesto un preventivo accordo per una serie di spese specifiche, tra cui beni e servizi con finalità di prevenzione, cura o riabilitazione, alimenti e integratori per esigenze nutrizionali specifiche, abbigliamento e calzature su misura, presidi per la deambulazione e assistenza a domicilio. Questa previsione riflette la particolare vulnerabilità di questi soggetti e la necessità di garantire loro un accesso immediato alle prestazioni necessarie.

Quanto alle modalità di richiesta, rimborso e anticipazione il protocollo prevede che, con riferimento alle spese da concordare, il genitore, a fronte di una richiesta scritta dell’altro, dovrà manifestare un motivato dissenso per iscritto entro 10 giorni; in difetto, il silenzio varrà come consenso.

Il genitore anticipatario dovrà inviare all’altro la documentazione comprovante l’esborso entro 30 giorni e il rimborso dovrà avvenire entro 15 giorni dalla richiesta.

Da ultimo è stato precisato che laddove la singola spesa da sostenere ammonti ad una cifra superiore al 10% del reddito mensile netto di uno dei genitori, entrambi la sosterranno direttamente nella percentuale concordata o stabilita dal giudice.

Il protocollo rappresenta un passo significativo verso la creazione di un sistema più prevedibile e uniforme nella gestione delle spese per il mantenimento dei figli.

Un modello replicabile per la giustizia familiare

L’approccio collaborativo che ha portato alla sua elaborazione, coinvolgendo tutti i soggetti del sistema giustizia familiare milanese, costituisce un modello che potrebbe essere replicato in altri distretti.

Il protocollo di Milano sulle spese extra assegno di mantenimento rappresenta un tentativo significativo di razionalizzazione di una materia complessa e spesso conflittuale.

La sua efficacia dipenderà dalla capacità degli operatori del diritto di utilizzarlo come strumento di orientamento piuttosto che come schema rigido, mantenendo sempre al centro l’interesse superiore del minore.

Autore Ilaria Franciosa

Associate

Milano

i.franciosa@lascalaw.com

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