17.12.2024 Icon

Il Fondo Patrimoniale non è un affare di famiglia… allargata!

Una storia di ex conviventi, genitori ed un fondo patrimoniale, che ha fatto discutere fino alla Cassazione.
Tutto è iniziato quando, dopo la fine della relazione sentimentale tra i due ex partner, l’immobile – di cui erano comproprietari al 50% ciascuno – viene assegnato alla donna come abitazione per la figlia minore.

Fin qui nulla di straordinario, se non fosse che la donna decide di conferire la sua quota dell’immobile in un fondo patrimoniale costituito insieme ai propri genitori.
L’ex compagno, per nulla contento di questa iniziativa, impugna l’atto, ottenendo dalla Corte d’Appello di Venezia una sentenza che dichiara la nullità dell’intero atto costitutivo del fondo.

La Cassazione, confermando la decisione della Corte d’Appello di Venezia, ha fornito importanti chiarimenti sulla natura e le finalità del fondo patrimoniale, ribadendo che questo istituto è destinato esclusivamente alla famiglia “nucleare” (coniugi e figli) e non alla famiglia “parentale” allargata.

In particolare, i giudici hanno sottolineato che il fondo deve essere costituito nell’interesse di tutti i componenti della famiglia nucleare, non potendo essere destinato a tutelare interessi di famiglie nucleari diverse.

Un altro aspetto particolarmente significativo della decisione riguarda i limiti del principio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato: la Cassazione ha censurato la Corte d’Appello per aver dichiarato la nullità dell’intero atto costitutivo del fondo, quando invece la domanda originaria riguardava solo la quota conferita dall’ex convivente.

Questo eccesso di pronuncia ha portato alla cassazione della sentenza con rinvio.

Infatti, secondo il principio di conservazione degli atti giuridici (art. 1419 c.c.), la nullità di una parte dell’atto non si estende automaticamente all’intero negozio, a meno che non sia provata l’essenzialità della parte nulla rispetto all’intero contratto.

La sentenza rappresenta un importante precedente in materia di fondo patrimoniale, chiarendo i confini di questo istituto.
Offre anche spunti di riflessione sulla tutela dei diritti patrimoniali nelle famiglie di fatto e sull’utilizzo degli strumenti di protezione patrimoniale, evidenziando come questi debbano essere sempre finalizzati all’effettiva tutela degli interessi familiari e non possano essere utilizzati per scopi diversi da quelli previsti dal legislatore. Una vicenda che ci ricorda come il diritto di famiglia sia una materia delicata, dove gli interessi patrimoniali si intrecciano con le dinamiche personali, e dove ogni decisione deve essere presa con il bilancino della giustizia ben calibrato.

Autore Valeria Bano

Senior Associate

Milano

v.bano@lascalaw.com

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Autore Stefania Temperino

Associate

Milano

s.temperino@lascalaw.com