Quando si perfeziona il contratto di leasing di cosa futura?

Secondo la Corte d’Appello Firenze, intervenuta sul tema con la recentissima sentenza n. 1504 del 3 settembre 2024, al momento della stipula.

La ragione, ha spiegato il Collegio, risiede nel seguente passaggio: “le parti hanno sottoscritto un primo contratto quando ancora il bene non era disponibile, stabilendo espressamente che la locazione avrebbe avuto inizio dal momento dell’effettiva consegna. Tale accordo ben può essere inquadrato nello schema del leasing di cosa futura, che la giurisprudenza classifica sotto il tipo del “leasing in costruendo (v.  Sez. 3 – , Sentenza n. 4659 del 22/02/2021)”

In buona sostanza, potremmo anche dire che nel c.d. “leasing in costruendo” la consegna del bene non è un elemento essenziale del contratto, quindi l’accordo tra le parti produce effetti obbligatori sin da subito, anche se l’efficacia dell’accordo decorre da un momento futuro, ossia quello dell’effettiva consegna del bene.

Per dirla altrimenti, contrariamente a quanto statuito dal Giudice di prime cure, il leasing in costruendo deve intendersi perfezionato non al momento della consegna (futura) del bene, bensì alla firma del contratto con contestuale versamento dell’anticipo.

E ciò, in quanto si “tratta di uno schema contrattuale assimilabile, mutatis mutandis, alla vendita di cosa futura, che determina effetti obbligatori vincolanti per le parti sin dal momento della sua stipula. Il fatto che sia stato corrisposto o meno l’anticipo […] costituisce un dato del tutto irrilevante, essendo libere le parti di differire tale obbligo al successivo momento di inizio della decorrenza del piano di ammortamento”.

Da qui la conclusione: se il momento in cui si perfeziona il leasing di cosa futura (c.d. “leaing in costruendo”) è quello della stipulata dell’accordo, a tale contratto si applicherà necessariamente la normativa vigente a tale data.