09.10.2018

I voli fantasma per Linate

  • Il Corriere della Sera

A guardare i prezzi, Ferragosto 2019 a Milano per un inglese non costa tanto. Almeno se si prenota in questi giorni. Partendo il 12 agosto, per esempio, ci sono diciassette voli programmati da Heathrow e City (con British Airways e Alitalia) verso Linate con tariffe a partire da 50 euro. Chi volesse evitare l’afa del capoluogo lombardo potrebbe decollare il 1° agosto per Stoccolma con l’unico viaggio diretto quel giorno, di Scandinavian Airlines, sempre da Linate. Oppure dirigersi a Parigi con uno degli otto collegamenti. Basta andare sui siti ufficiali delle compagnie o in un’agenzia viaggi.

C’è un piccolo particolare: in quei giorni non si potrà partire da Linate e nemmeno arrivarci. L’aeroporto milanese, a 6,6 chilometri dal centro, chiuderà dal 27 luglio al 27 ottobre 2019 per il rifacimento della pista. Gran parte dei collegamenti sarà spostata a Malpensa, 50 chilometri più su, in provincia di Varese. Qualcosa finirà a Bergamo-Orio al Serio. Secondo le stime saranno coinvolti 30 mila voli e due milioni di passeggeri nei tre mesi di stop.

Tutto noto da tempo. Ma non alle piattaforme di prenotazione dei vettori. Un’analisi del Corriere della Sera sulle prime undici compagnie operative a Linate — che assieme costituiscono il 97% del totale nella struttura — evidenzia come ancora ieri nove di queste (Alitalia, Air France, Klm, British Airways, Iberia, Lufthansa, Brussels Airlines, Scandinavian Airlines, Air Malta) consentivano l’acquisto di voli che non ci saranno. Una (Air Italy, l’ex Meridiana che garantisce i collegamenti con la Sardegna in regime di continuità territoriale) non ha ancora messo nel sistema il programma estivo e quindi non fa prenotare. La low cost britannica easyJet è l’unica a interrompere le prenotazioni al 26 luglio, l’ultima data utile.

Non solo. Una ricerca sul database specializzato Oag mostra come per la settimana «campione» post chiusura 29 luglio-4 agosto 2019 risultano inseriti 752 voli e quasi 96 mila posti. Considerati i tre mesi di lavori sono prenotabili almeno 867 mila posti. In via confidenziale alcune società fanno sapere che togliere quei voli dal sistema comporterebbe un danno economico e disorienterebbe il viaggiatore, soprattutto se abituale o diretto fuori Europa. E del resto le date non sono proprio dietro l’angolo. Ma intanto migliaia di persone stanno già prenotando: in alcuni aerei risultano solo 2-3 posti vuoti.

Contattati per un chiarimento da British Airways e il Gruppo Lufthansa (che comprende Brussels Airlines) non è arrivata alcuna risposta. «Nelle prossime settimane informeremo chi ha già prenotato che lo scalo di riferimento sarà Malpensa e non Linate», fa sapere un portavoce di Air France-Klm. «Non appena ci avranno assegnato gli slot nell’aeroporto alternativo cambieremo la programmazione, contatteremo i viaggiatori e li ri-prenoteremo», chiariscono da Iberia.

In Alitalia stanno definendo la soluzione alternativa ottimale. La compagnia italiana è quella che subirà gli effetti maggiori dalla chiusura di Linate: il 66% dei voli giornalieri è operato da loro. In ogni caso, fanno sapere, a breve aggiorneranno i sistemi riducendo il più possibile i disagi per i passeggeri e offrendo la migliore alternativa possibile.

Leonard Berberi