21.11.2025

Stop al tetto alle commissioni per la previdenza integrativa Ue

  • Il Sole 24 Ore

Nel tentativo di fare progressi verso una unione finanziaria, la Commissione europea ha presentato ieri attese modifiche legislative al regolamento entrato in applicazione nel 2022 e che instaura un prodotto pensionistico di stampo europeo (noto con l’acronimo inglese PEPP). Tra le altre cose, Bruxelles propone di eliminare il tetto alle commissioni degli intermediari finanziari, un tetto che avrebbe disincentivato questi ultimi a commercializzare il prodotto europeo.

Ha spiegato Maria Luís Albuquerque, la commissaria ai servizi finanziari: «Tutti dovrebbero poter mantenere un buon tenore di vita durante la pensione. Per questo motivo abbiamo adottato un approccio volto a rafforzare le pensioni integrative, che vanno ad affiancarsi, e non a sostituire, le pensioni pubbliche (…) Esorto tutte le parti interessate (…) a unirsi ai nostri sforzi, poiché un’attuazione efficace a livello nazionale sarà fondamentale per raggiungere questi obiettivi condivisi».

La revisione del regolamento mira a rendere il prodotto pensionistico personale paneuropeo «un’opzione più attraente, accessibile ed economica per i risparmiatori», spiega la Commissione europea. «L’obiettivo è di eliminare i requisiti esistenti e le caratteristiche di progettazione che hanno ostacolato la diffusione del PEPP, continuando al contempo a garantire un elevato livello di protezione dei consumatori».

Un’offerta cosiddetta base potrà essere venduta senza consulenza.

I risparmiatori avranno anche accesso a prodotti à la carte. In questo senso, il PEPP sarà adattabile alle diverse preferenze degli investitori e adatto a vari tipi di fornitori, compresi i gestori patrimoniali e gli assicuratori. «Il PEPP sarà inoltre aperto all’utilizzo sul posto di lavoro e potrà fungere da strumento di iscrizione automatica, laddove ciò sia consentito dalla legislazione nazionale e nel pieno rispetto delle prerogative e dell’autonomia delle parti sociali».

Da quando è nato, il PEPP ha avuto un successo molto relativo. Bruxelles cita il tetto alle commissioni dell’1% (fee cap, in inglese), l’assenza in molti paesi di incentivi fiscali, e la complessità amministrativa. In questo senso, le modifiche al regolamento, che ora andranno approvate da Parlamento e Consiglio, prevedono che il tetto alle commissioni verrà eliminato per incentivare l’offerta da parte delle banche, mentre gli stati membri saranno tenuti a offrire un trattamento fiscale comparabile ai prodotti nazionali.

Secondo l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA), solo il 20% degli europei ha sottoscritto regimi pensionistici aziendali e solo il 18% ha un prodotto pensionistico personale (nei paesi del Nord Europa l’abitudine è assai più radicata che nel Sud Europa). «Ciò espone molte persone al rischio di un calo significativo del reddito al momento del pensionamento, con possibili ripercussioni negative sulla loro qualità della vita», avverte la Commissione europea.