28.11.2024

«Più operazioni senza contante, l’euro digitale nuova frontiera»

  • Il Sole 24 Ore

Elettronico ma non virtuale. Immateriale, però tracciabile e per questa ragione considerato un prezioso alleato per combattere l’economia sommersa. Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha confermato come inevitabile, ieri in occasione dell’apertura della sessione plenaria del Salone dei Pagamenti 2024, a Milano, l’avvento dell’era dell’euro digitale. Moneta contante, accessibile, emessa dalla Banca centrale europea, ma in forma elettronica.

«La nuova frontiera è l’euro digitale» ha detto ieri il presidente dell’Abi, sottolineando però che non si tratterà di un «meccanismo elusivo delle regole antiriciclaggio» ma, anzi, «sarà uno strumento per combattere nerolandia». Si tratta «indubbiamente – nel giudizio di Patuelli -, di una nuova frontiera dei pagamenti, che non sostituirà» tutte le forme di pagamenti che attualmente conosciamo, «ma che si sommerà» a queste. «L’euro digitale – ha aggiunto – non è una nuova moneta, è la terza forma della stessa moneta». Secondo il presidente dell’Abi, la valuta «avrà un percorso più veloce» rispetto all’introduzione delle forme cartacee di pagamento, «perché la capacità di evoluzione, con le tecnologie, è diventata molto più accelerata». Per l’avvio dell’euro digitale «ci sono ancora dei passi giuridici da compiere in Unione europea molto importanti – ha detto – ma dobbiamo sapere che la terza forma dell’euro dovrà sottostare inevitabilmente alla medesima legislazione e normativa anti riciclaggio che sussiste per le altre forme».

Dopo una fase istruttoria iniziata nel 2021, il Consiglio direttivo della Bce ha avviato una fase di preparazione di due anni, fino al 31 ottobre 2025, durante la quale si procederà con il lavoro tecnico e il processo legislativo dell’Unione europea. Entro fine 2025 il Consiglio direttivo deciderà se procedere ulteriormente con la nuova valuta, con la decisione finale sull’emissione che verrà presa dopo il completamento del processo legislativo. Patuanelli ieri si è detto convinto che al Salone dei Pagamenti dell’anno prossimo si potrà discutere della bozza del provvedimento definitivo.

Nel frattempo «le operazioni pro-capite realizzate nel 2023 in Italia con strumenti alternativi al contante sono cresciute del 13,4% rispetto all’anno precedente – ha ricordato ieri Patuelli -, confermando, anche se in misura più contenuta, la tendenza di crescita registrata negli ultimi anni. Se guardiamo alle preferenze degli italiani rispetto ai singoli strumenti, le carte di pagamento hanno fatto registrare la crescita più significativa per numero di operazioni con un incremento del 17 per cento».

La nona edizione del Salone dei Pagamenti proseguirà nelle giornate di oggi e di domani con una fitta rete di incontri dedicati all’approfondimento dei temi legati anche alla digitalizzazione, al tech e all’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo delle transazioni monetarie.