21.11.2025

Mfe-Mediaset, sale l’utile ma la Spagna fa ridurre i ricavi

  • La Repubblica

Mfe archivia i primi nove mesi con ricavi in calo e utili in crescita, ma mette le mani avanti sui prossimi risultati che saranno «fortemente condizionati» dal consolidamento di ProsiebenSat, di cui l’ex Mediaset dal 15 settembre ha il 75,2% del capitale Tra gennaio e settembre i ricavi consolidati del leader Ue delle tv sono scesi del 3,2% a 1,93 miliardi, soprattutto a causa della contrazione registrata in Spagna, con una raccolta pubblicitaria in calo dell’1,1% a 1,92 miliardi che si confronta con un 2024 eccezionale (+6,5% gli spot). Nonostante i costi dell’Opas sulla prima tv commerciale tedesca (tra cui 11,8 milioni di scivoli per i top manager di Pro7) i costi operativi consolidati calano dello 0,15% a 1,87 miliardi.
L’utile operativo invece si è dimezzato a 61,3 milioni (dai 126,6 milioni del 2024) per colpa della Spagna e dei maggiori oneri finanziari connessi all’Opas su ProsiebenSat. Tuttavia l’utile netto è balzato a 243,1 milioni (dai 96,2 milioni del 2024) grazie al 30% degli utili della tv tedesca. La generazione di cassa sale del 9,4% a 348,9 milioni, ma anche il debito a settembre cresce a 2,85 miliardi per i costi dell’Opas (905 milioni in contanti) e il consolidamento dei debiti tedeschi.
«Nonostante il mercato tv in Spagna resti molto complicato e l’impatto di ProsiebenSat, su cui abbiamo appena iniziato a lavorare, Mfe continua a crescere oltre le previsioni – dice l’ad Pier Silvio Berlusconi –. Anche dopo il terzo trimestre, storicamente il più debole dell’anno, grazie alla nostra attenzione gestionale e alla strategia crossmediale, chiudiamo i nove mesi con un utile in aumento e una generazione di cassa migliorata di circa il 10%». I risultati dei nove mesi per Berlusconi, dimostrano «la forza di una Mfe sempre più internazionale» che oltre Italia e Spagna crede che «il lavoro avviato in Germania porterà ulteriore solidità e, nel tempo, creerà valore per tutti gli azionisti». Nessuna novità invece dal Portogallo, dove Mfe sta svolgendo una due diligence sul gruppo Impresa, per valutare se rilevare o meno fino al 33% del capitale: si tratta della quota massima prima della soglia d’Opa e che permetterebbe all’ex Mediaset di mettere un piede a Lisbona, senza consolidare i debiti del gruppo.
Se Spagna e Germania non brillano, in Italia Mediaset cresce anche tra luglio e settembre, dove nelle 24 ore registra un +3,8% sul target commerciale allungando la distanze con la Rai, e con una quota del 40,8% in prime time sale del 6% rispetto al 2024. Un boom di ascolti che fa lievitare la raccolta pubblicitaria dei 9 mesi a 1,42 miliardi (+1,4%). «È significativo anche il forte incremento degli ascolti di Mediaset in Italia, in un mercato iper-affollato e ipercompetitivo – conclude Berlusconi – e dimostra che la strada intrapresa è quella giusta e che il
gruppo ha la capacità e l’energia per continuare a crescere».