06.11.2025

Mediobanca, il risiko è costato 45,3 milioni

  • La Repubblica

Mediobanca archivia il primo trimestre di attività, quello di luglio, agosto, settembre attraversato dalle Ops di Mps (andata in porto) e da quella abortita su Banca Generali, con una sostanziale tenuta dei ricavi e della redditività. Le due Ops sono costate a Mediobanca 45,3 milioni di spese in consulenze finanziarie e legali che si aggiungono ai costi del trimestre.
Prima di contabilizzare tali spese straordinarie l’utile netto consolidato si è attestato a 321,7 milioni (-2,5%), dopo le spese la discesa è dell’11,8%, su ricavi stabili a 867,6 milioni. L’area che ha performato meglio si è rivelata ancora una volta il credito al consumo di Compass, i cui ricavi sono saliti del 6,9% a 335,3 milioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Ma anche il contributo in arrivo dalla partecipazione del 13% in Generali è salito del 12,7% a 129,6 milioni. Le due aree che hanno risentito di più della situazione di incertezza sono il Wealth Management (Wm), dove il fatturato è arretrato dell’1,8% a 224,3 milioni, e il Cib, la tradizionale consulenza finanziaria di Mediobanca, scesa del 6% a 171,2 milioni.


Si temeva che il cambio di controllo della banca, con l’arrivo di Mps che ha raccolto sul mercato attraverso l’Opas l’86% del capitale, potesse provocare una fuga di banchieri e consulenti con i loro ricchi patrimoni in gestione. Ma finora questo effetto si è verificato in forma leggera: nel trimestre sono usciti 4 bankers su 548 mentre sono entrati 12 consulenti finanziari su 705. A moderare il fenomeno può aver contribuito il fatto che il precedente cda ha deliberato la cristallizzazione dei piani di remunerazione a lungo termine e della distribuzione di azioni in base alle performance. Questa manovra ha reso disponibili 122 milioni, avendo convertito in cash 6,1 milioni di azioni proprie al prezzo medio di 19,92 euro (la media nel periodo dell’offerta Mps). Soldi sicuri per il personale Mediobanca che verranno distribuiti alle date prestabilite dai piani. Agli azionisti è stato confermato il saldo dividendo di 0,59 euro in pagamento il 26 novembre.
Il nuovo cda presieduto da Vittorio Grilli e guidato da Alessandro Melzi d’Eril ha poi formato i nuovi comitati endoconsiliari. Sandro Panizza guiderà il comitato Rischi, Tiziana Togna, quello Parti correlate, Paolo Gallo presiederà il Comitato nomine e Andrea Zappia quello per le remunerazioni. Domani presenterà i conti Mps e al mercato parlerà Luigi Lovaglio che potrebbe dare qualche indicazione sull’integrazione tra le due banche che è iniziata ma non si sa ancora dove porterà.