28.10.2025

Mediobanca, i nuovi manager a piazzetta Cuccia

  • La Repubblica

In meno di un’ora, e dopo un mese di interregno, oggi l’assemblea di Mediobanca targata Mps indica il nuovo cda, mettendo fine a 40 anni da public company per la banca d’affari, dalla privatizzazione di Enrico Cuccia (1987) agli anni di Vincenzo Maranghi, fino alla leadership di Alberto Nagel e Renato Pagliaro, iniziata nel 2003. L’ad e il presidente oggi lasceranno in punta di piedi. Al loro posto, Alessandro Melzi d’Eril e Vittorio Grilli, capilista dei 12 nomi
proposti dal nuovo socio Mps, che ne ha «raccomandato» la nomina come ad e come presidente. I due manager, che da giorni stanno lavorando dietro le quinte, prenderanno posto negli uffici dei due predecessori, al piano nobile di Palazzo Visconti-Ajmi.
L’assemblea oggi approverà anche il bilancio 2024-2025, il dividendo e le nuove politiche di remunerazione. Avendo la banca senese l’86% di Mediobanca, dopo l’Opas da 13,5 miliardi chiusa un mese fa, non ci saranno né dubbi né discussioni sui punti all’ordine del giorno (peraltro l’assemblea è in remoto). Il nuovo cda si riunirà già in mattinata, per formalizzare le due cariche di vertice, e attribuire le deleghe a Melzi d’Eril. Da capire, nella dialettica con la Bce che non ama i presidenti con deleghe, se avrà deleghe Grilli, per cui si prepara comunque un ruolo di peso dati il curriculum e l’esperienza. Il nuovo cda inizierà a ragionare sui comitati interni al consiglio, da comporre entro breve. Un altro compito della prima riunione dei nuovi consiglieri, oggi, sarà anticipare il consiglio chiamato ad approvare i conti al 30 settembre: dapprima era in agenda il 10 novembre, ma poiché la nuova capogruppo Mps approva i conti il
6, dovrà essere prima. In una data fra il 3 e il 5 novembre, si dice.
La Borsa ieri è tornata a comprare i due titoli, in fase calante da un mese: +3,25% Mps, spinta da due analisi benigne di Bnp Paribas e di Deutsche Bank, +1,79% Mediobanca, che ormai va al traino.