Web scraping, pesca a strascico del fisco dei dati social, sì ma con giudizio. Un indizio non fa una prova ma deve essere contestualizzato. Mentre l’intelligenza artificiale sarà implementata per i rimborsi Iva, che in caso di rischio fiscale basso del contribuente, saranno automatizzati con contrazione considerevole dei tempi e sarà creato un tutor virtuale per i funzionari che a loro volta dovranno fornire assistenza sul modello 730 precompilato. Quest’ultimo sarà sempre più potenziato arricchito di dati. Implementazioni anche per Redditi precompilato la cui applicazione sarà estesa oltre i forfettari e in cui si potranno ritrovare i dati Isa e le adesioni al concordato preventivo biennale. Sono alcune indicazioni che arrivano dal direttore dell’Agenzia delle entrate Vincenzo Carbone, sentito ieri in audizione dalla commissione di vigilanza parlamentare per l’anagrafe tributaria sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte dell’amministrazione. Infine, per la serie ripetere non fa mai male Carbone ha sottolineato che: «gli algoritmi non decidono mai in autonomia l’avvio di attività istruttorie con l’eventuale conseguente emissione di provvedimenti impositivi, questa attività, l’attività istruttoria, l’emanazione di provvedimenti impositivi è una prerogativa esclusiva del personale dell’Agenzia delle Entrate il quale agisce sempre nel rispetto del principio del contraddittorio e della tutela dei diritti dei contribuenti».
Analisi del rischio. Nel provare a tratteggiare i criteri che l’Agenzia utilizza per il contrasto all’evasione, Carbone ha analizzato il funzionamento dell’analisi del rischio: un processo organizzativo che tramite l’utilizzo delle informazioni e delle tecnologie disponibili intercetta le fattispecie caratterizzate da un rischio fiscale inteso quale possibilità di operare in violazione delle norme dell’ordinamento tributario ovvero aggirandone la ratio. Il tutto finalizzato a un doppio binario svolgere attività istruttorie e stimolo alla compliance. Sull’utilizzo Carbone ha portato come esempio il contrasto ai fiti crediti di imposta: «nel periodo 2021-2025, sono state vagliate, nello svolgimento delle attività di analisi del rischio, circa 9 milioni di comunicazioni, con conseguente inibizione dell’utilizzo indebito di crediti inesistenti per oltre 7,8 miliardi di euro, che rappresentano minori oneri a carico della collettività».
Web scraping, sì ma da solo non serve. Rispondendo a un quesito del presidente dell’anagrafe, Maurizio Casasco (Forza Italia – PPE), Carbone prova a sintetizzare sul punto la posizione del Fisco rispetto alla vita spesso al di sopra delle proprie possibilità raccontata sui social e che potrebbe diventare fonte di innesco per le verifiche fiscali: «Chi posta una foto in base al quale dice “ah, sono stato alle Maldive”, chi posta una foto avendo al polso un orologio da centinaia di migliaia di euro, di per sé quelle informazioni non significano nulla, non vogliono dire nulla, sono degli elementi che possiamo utilizzare», spiega Carbone, «se sono presenti altri elementi. Quindi sicuramente è un’ opportunità quella di venire a conoscenza di questi dati. Ma è sempre un’ opportunità che limita la sua efficacia al momento pre-istruttorio». Il garante privacy Pasquale Stanzione aveva posto un no più categorico all’utilizzo di queste particolari informazioni.
Intelligenza artificiale per i rimborsi Iva e assistenza virtuale ai call center per il 730. Analisi del rischio con l’Ia. Il progetto di automatizzazione dei controlli e dell’erogazione per i rimborsi a basso rischio fiscale va avanti. Nel 2024, si ricorda, sono stati erogati 24 mld di rimborsi complessivamente con 3.900.000 pratiche lavorate. Di queste “solo” 100 mila erano attribuibili ai rimborsi Iva che però da soli valevano 21 miliardi con un importo medio di 200 mila euro. Il complesso dei rimborsi erogato si è fermato a 24 mld e 200 mln di euro. L’automatizzazione del rimborso Iva, secondo quanto indicato da Carbone, prevede che ci sarà un utilizzo di analisi del rischio e Intelligenza artificiale per cui si andrà a progressiva automazione per i rimborsi Iva di coloro che risultano con un rischio fiscale basso. Nel caso di presenza di rischio elevato il controllo non sarà automatico e sarà gestito dal funzionario.