20.11.2025

Ferrari, un polo per l’istruzione Elkann: “Scommessa sul futuro”

  • La Repubblica

Questo è un impegno concreto per il nostro territorio e soprattutto un atto di speranza nel futuro». John Elkann, presidente della Ferrari, racchiude in una frase il significato dell’iniziativa presentata ieri a Maranello dalla casa del Cavallino: un polo di istruzione, formazione permanente e ricerca scientifica, che nasce proprio in casa Ferrari, ma che guarda ben oltre quei confini.
Si chiama M-Tech Alfredo Ferrari, come il primogenito prematuramente scomparso del fondatore, partirà nel 2029, quando il marchio di Maranello celebrerà i suoi cento anni, e — spiega Elkann — «punta a formare una nuova generazione di ragazze e ragazzi per le esigenze del ventunesimo secolo. Siamo in una fase storica dove ci stiamo evolvendo da un mondo industriale a un mondo tecnologico nel quale la possibilità di dare attrezzi, saperi, conoscenze è fondamentale per creare quelli che saranno gli innovatori di domani».
C’è il territorio, naturalmente, dietro e attorno questo nuovo polo, e dunque «daremo nuovi strumenti alle persone di Maranello, della Motor Valley, dell’Emilia Romagna. Ma non solo».
L’offerta formativa è infatti assai varia, così come le persone a cui è destinata: una scuola pubblica come l’attuale Itis Alfredo Ferrari che traslocherà nel nuovo complesso a disposizione della comunità, una sede della Muner, l’università della Motor Valley, i corsi della Its Maker Academy e ancora programmi di aggiornamento e riqualificazione professionale per chi già lavora. «L’ambizione — spiega ancora Elkann — e che chi studia all’M-Tech abbia poi la possibilità di contribuire a creare il futuro qui come in altri posti, senza limitarsi a questo territorio; e al tempo stesso che ci sia la possibilità di venire da tutto il mondo a formarsi qui, rafforzando ancora di più questo tessuto produttivo». Una scuola “glocal”, insomma, proprio come il marchio della Ferrari: «Questo luogo nasce per essere integrato appieno sul territorio, senza tracciare un confine preciso con l’esterno, e contribuirà a rafforzare il profilo di Maranello come centro di ingegno e di sapere tecnologico. Ha un’impronta locale e un’ambizione globale».
«Seguendo l’esempio di Enzo Ferrari, che a Maranello fondò una scuola per la formazione tecnica — dice ancora Elkann — vogliamo portare avanti la sua visione lungimirante, convinti che l’istruzione sia la chiave per costruire un futuro migliore». E per farlo, oltre e più «del luogo fisico, conta soprattutto il valore delle persone e dell’apprendimento».
Il presidente della Ferrari ci tiene a sottolineare «l’impegno colossale» che unisce la stessa casa automobilistica, la generosità della Ferrari Foundation statunitense, che vede gli appassionati del Cavallino impegnati in iniziative benefiche, e gli enti locali, visto che tra l’altro la palestra del nuovo polo — aperta alla comunità — sarà a carico della Regione Emilia Romagna; e poi l’apporto di competenze della Fondazione Agnelli nel progettare un’edilizia scolastica destinata a far circolare il più possibile idee ed esperienze. Anche per questo il polo nasce non accanto all’officina, ma con le diverse officine al centro: «Si tratta di un ecosistema di apprendimento continuo che unisce scuola e industria. Si verrà qui per studiare e fare, pensare e creare», con la convinzione che solo l’innovazione costante può assicurare un vantaggio competitivo. E che «la scuola, che simboleggia il futuro», porta con sé anche un messaggio concreto di ottimismo «che rifiuta la narrazione autolesionista» di un’Europa sempre più difficile per l’industria.