30.09.2025

Eredità Agnelli, un testamento inedito dell’Avvocato del 1998

  • Il Sole 24 Ore

Spunta un nuovo testamento di Gianni Agnelli. Il documento, risalente al 1998, è stato consegnato ai giudici dai legali di Margherita Agnelli, figlia dell’Avvocato, nel quadro della causa civile che la oppone ai figli John, Lapo e Ginevra Elkann. Si tratta di un testamento olografo, redatto e sottoscritto in data 20 gennaio 1998, con cui Gianni Agnelli stabiliva che le sue partecipazioni nella società Dicembre, pari a circa il 25%, venissero attribuite al figlio Edoardo (tragicamente scomparso nel 2000) «a modifica di altre disposizioni precedenti», revocando con ciò le disposizioni di cui alla “lettera di Monaco” del 1996. Quest’ultima era stata redatta prima che Gianni Agnelli si sottoponesse ad una delicata operazione a Monte Carlo e con essa prevedeva che il 25% della sua partecipazione nella Dicembre venisse riconosciuto in favore del nipote John Elkann, esecuzione poi perfezionata dopo la scomparsa dell’Avvocato.

Il presunto nuovo testamento sulla “Dicembre” del 1998 «oggetto di ritrovamento, mai revocato, né modificato (neppure nell’ambito delle successive disposizioni del 20 aprile 1999) è stato, dunque, totalmente ignorato e tenuto nascosto per tutti questi anni», hanno sottolineato i legali di Margherita Agnelli. Questo documento, sottolineano ancora i legali della figlia dell’Avvocato, «dimostra come la disposizione con cui Gianni Agnelli aveva destinato al nipote John Elkann la propria quota del 25% della Dicembre non rappresentasse la sua ultima e definitiva volontà. Al contrario, dalle volontà autografe dell’Avvocato, oggi prodotte innanzi al Tribunale, emerge come al nipote sarebbe dovuta spettare soltanto una partecipazione minoritaria, mentre quella a lui riconducibile doveva spettare al figlio Edoardo – tragicamente scomparso nel 2000 – e, in mancanza, ai suoi eredi legittimi, ossia Margherita Agnelli e Marella Caracciolo». Il documento, secondo i difensori di Margherita «costituisce un ulteriore elemento idoneo a determinare una radicale revisione degli assetti proprietari della Dicembre».

Diametralmente opposta la posizione dei legali degli Elkann: «Il presunto testamento di Gianni Agnelli – contenente disposizioni a favore del figlio Edoardo e prodotto in copia fotostatica solo oggi da Margherita nell’ambito del giudizio civile – non incide in alcun modo né sulla successione Agnelli né sulla successione Caracciolo e quindi sull’assetto proprietario della società Dicembre». Non solo. «Al momento del decesso dell’Avvocato, infatti, Edoardo era già scomparso. Di conseguenza, le partecipazioni nella Dicembre di proprietà di Gianni Agnelli sono state trasmesse alla moglie Marella e alla figlia Margherita. La gestione della successione Agnelli è stata poi definita con l’accordo transattivo del febbraio 2004, a seguito del quale Margherita è definitivamente uscita dal capitale della Dicembre, avendo peraltro ritenuto in quel momento la Fiat un’azienda destinata al fallimento». Inoltre, aggiungono, «trascorsi oltre 20 anni dalla morte di Gianni Agnelli, qualsiasi pretesa di terzi sul di lui patrimonio sarebbe in ogni caso estinta».