Mentre l’esame della manovra procede a rilento in commissione al Senato, dove l’inizio delle votazioni degli emendamenti è previsto non prima della prossima settimana, si aprono due fronti con le opposizioni. Il primo sui Lep, i «Livelli essenziali delle prestazioni» necessari per l’attuazione del federalismo fiscale ma anche dell’autonomia differenziata (riforma Calderoli). Il secondo sull’edilizia, per via della riforma che oggi il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, porterà in Consiglio dei ministri e che per le opposizioni è un nuovo condono.Lep
Ieri il Pd ha convocato una conferenza stampa chiedendo al governo di togliere dal disegno di legge di Bilancio le norme sui Lep. «Deve essere chiaro che con i Lep dentro la manovra non si approva», ha detto il capogruppo dei senatori dem, Francesco Boccia, minacciando un «duro ostruzionismo». Secondo il Pd, «è inaccettabile che in maniera surrettizia si cerchi di aggirare la sentenza del 2024 della Corte Costituzionale» sull’autonomia differenziata che aveva bocciato la delega al governo per determinare i Lep, sottolineando che la loro definizione spetta al Parlamento. Invece, l’esecutivo ha deciso di accelerare, inserendo in manovra alcuni articoli (dal 123 al 128) che individuano i Lep in materia di sanità, assistenza e istruzione, anche perché la definizione di questi Lep è uno degli obiettivi previsti dal Pnrr. Il tutto mentre il ddl sui Lep presentato dal governo dopo la sentenza della Consulta langue in commissione al Senato.Edilizia
Ma c’è anche un secondo fronte tra governo e opposizioni che riguarda l’edilizia. L’oggetto non è solo la manovra, per le norme sul condono in Campania, ma anche il disegno di legge delega di revisione del Testo unico dell’edilizia che arriva oggi in Consiglio dei ministri. Il provvedimento contiene norme, che il governo dovrà attuare con decreti delegati entro 12 mesi, di semplificazione e digitalizzazione, rafforzamento del silenzio-assenso per il rilascio dei titoli edilizi, termini perentori per l’esaurimento delle pratiche, ma anche una sanatoria facilitata per gli abusi precedenti alla «legge ponte» sull’urbanistica del 1967, con sanzioni commisurate all’entità della trasformazione edilizia o urbanistica, alla gravità della difformità, al valore delle opere realizzate. Si tratta dell’«ennesimo condono», tuona il verde Angelo Bonelli .Emendamenti
Tornando alla manovra, questa mattina è prevista una riunione tra i gruppi della commissione Bilancio del Senato e il governo. «Parleremo di enti locali, eventi catastrofali e italiani all’estero, per conoscere l’orientamento del governo sui pareri» che verranno dati sugli emendamenti, dice uno dei relatori di maggioranza, Guido Liris (Fratelli d’Italia). Tra gli articoli che potrebbero subire modifiche lo stesso Liris cita la stretta fiscale sui dividendi delle società partecipate e quella sulle compensazioni tra debiti fiscali e crediti previdenziali, che dovrebbero essere entrambe allentate.
Probabile anche una parziale marcia indietro sull’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi (l’aliquota dovrebbe restare al 21% sulla prima casa data in affitto) mentre potrebbe rispuntare la proroga di Opzione donna per quanto riguarda le pensioni. Infine, altri 600 milioni di euro dovrebbero essere chiesti al sistema bancario, ma non attraverso un ulteriore aumento dell’Irap (dal 2 al 2,5%) bensì con il rinvio degli sconti fiscali.