08.10.2025

Antiriciclaggio, il responsabile Sos preoccupa i professionisti

  • Il Sole 24 Ore

La consultazione avviata dall’Unità di Informazione Finanziaria (Uif) sulle nuove Istruzioni per la rilevazione e la segnalazione delle operazioni sospette ha introdotto, tra l’altro, la figura del “responsabile Sos”. Si tratta di un soggetto al quale sono dedicate alcune disposizioni della parte seconda delle nuove Istruzioni, specificamente rivolte ai professionisti e agli altri destinatari degli obblighi non sottoposti alla supervisione delle autorità di vigilanza di settore. Per questi ultimi e in particolare per gli intermediari bancari e finanziari restano invece ferme le disposizioni delle predette autorità di vigilanza.

Il responsabile Sos coincide con lo stesso professionista ovvero con il legale rappresentante (o un delegato) del destinatario dell’obbligo e in quanto tale è chiamato a presidiare l’intero processo di segnalazione, dall’esame delle anomalie fino all’invio della segnalazione alla Uif. Il ruolo, nelle intenzioni dell’autorità, mira a rafforzare la tracciabilità e l’organizzazione interna dei soggetti obbligati, ma ha sollevato numerose osservazioni da parte dei professionisti coinvolti. Durante le prime audizioni in presenza organizzate dalla Uif, rappresentanti di avvocati, notai e commercialisti hanno evidenziato la necessità di semplificare il modello proposto, per evitare un eccessivo aggravio sull’organizzazione degli studi professionali, in particolare quelli di piccole e medie dimensioni, che rappresentano la stragrande maggioranza del tessuto professionale italiano. Molti interventi hanno sottolineato come l’impianto ipotizzato rischi di importare nei piccoli studi logiche aziendali non sostenibili, con la creazione di figure e procedure formali difficilmente compatibili con la realtà operativa quotidiana. In linea con queste considerazioni, tutti gli Ordini professionali nazionali – Consiglio nazionale forense, Consiglio nazionale del Notariato e Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili – hanno trasmesso osservazioni scritte.

Pur riconoscendo il valore delle istruzioni nel chiarire passaggi operativi rimasti finora incerti, gli Ordini hanno espresso preoccupazione per gli aspetti organizzativi introdotti “per via amministrativa”, chiedendo di mantenere gli obblighi proporzionati alla struttura dello studio.

Anche Assogestioni e Abi, nel corso della consultazione, hanno presentato osservazioni richiedendo nel merito una revisione delle competenze del responsabile Sos. Secondo tali associazioni, il nuovo ruolo dovrebbe configurarsi come un presidio di secondo livello, con funzioni di controllo e coordinamento, ma senza il compito diretto di individuare o valutare le operazioni sospette, che rimarrebbero in capo ai singoli operatori. Un’interpretazione più equilibrata del ruolo permetterebbe di garantire un’efficace governance interna senza introdurre duplicazioni o responsabilità non previste dal Dlgs 231/2007. La Uif, da parte sua, ha comunicato agli Ordini e alle associazioni di categoria che ha preso atto delle osservazioni ricevute e sottolineato che il principio di proporzionalità è più volte richiamato nelle disposizioni poste in consultazione e a breve sarà comunque definita una versione finale del documento, rielaborata sulla base dei contributi degli operatori. L’obiettivo dichiarato è quello di concludere la consultazione entro la fine dell’anno e di adottare il provvedimento definitivo, fornendo istruzioni chiare e coerenti per tutti i soggetti vigilati, anche con attenzione alle esigenze dei professionisti.

La sfida è cruciale: conciliare la necessità di rafforzare la prevenzione del riciclaggio con la sostenibilità organizzativa degli studi professionali e con un modello equilibrato che salvaguardi la proporzionalità degli adempimenti.