06.10.2025

Aiuti e taglio dei contributi per chi si mette in proprio

  • Il Sole 24 Ore

Conto alla rovescia per l’avvio delle nuove agevolazioni all’autoimpiego. Dal 15 ottobre sarà possibile chiedere gli aiuti previsti dal decreto legge Coesione (si veda Il Sole 24 Ore del 2 ottobre). Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale 193 del 21 agosto del decreto del ministero del Lavoro dell’11 luglio 2025, ha preso corpo l’attuazione di un pacchetto di misure temporanee pensate per incidere sul tessuto produttivo giovanile, incentivando l’avvio di nuove attività professionali e imprenditoriali.

Il decreto, attuativo degli articoli 17, 18 e 19 del Dl 60/2024 (convertito dalla legge 95/2024) , definisce i criteri e le modalità operative per i nuovi incentivi Autoimpiego e Resto al Sud 2.0: l’obiettivo è quello di sostenere l’inclusione attiva dei giovani under 35 inoccupati, inattivi o disoccupati, inclusi i beneficiari del programma Gol e coloro che vivono condizioni di marginalità sociale.

Destinatari e iniziative ammesse

Le misure si rivolgono a giovani under 35 che abbiano almeno uno dei seguenti requisiti: condizione di vulnerabilità o discriminazione, stato di inoccupazione o inattività, disoccupazione connessa al programma Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori). Le iniziative finanziabili sono:

O attività di lavoro autonomo con apertura della partita Iva;

O imprese individuali o società regolarmente iscritte al Registro delle imprese (Snc, Sas, Srl, cooperative);

O attività libero-professionali, anche in forma di società tra professionisti (si veda Il Sole 24 Ore dell’8 settembre).

Contributi per il Nord

Il decreto introduce contributi a fondo perduto sotto forma di voucher per iniziative nel Centro e Nord Italia (articolo 17 del Dl 60/2024) fino a 30mila euro per singola iniziativa economica. L’importo è elevabile a 40mila euro se l’investimento riguarda beni e servizi innovativi, digitali o legati alla sostenibilità. È previsto un ulteriore sostegno per programmi di investimento organici e funzionali:

O fino al 65% delle spese per investimenti entro 120mila euro;

O fino al 60% delle spese per investimenti compresi fra 120mila e 200mila euro.

I fondi disponibili ammontano a 305 milioni.

Contributi per il Sud

L’incentivo Resto al Sud 2.0 (articolo 18 del Dl 60/2024), riguarda le iniziative con sede operativa in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. In questo caso, il contributo a fondo perduto ammonta a 40mila euro per singolo progetto, elevabile a 50mila euro in caso di investimenti innovativi o a elevata sostenibilità. È previsto un ulteriore sostegno per programmi di investimento organici e funzionali:

O fino al 75% delle spese per investimenti entro 120mila euro;

O fino al 70% delle spese per investimenti tra 120mila e 200mila euro.

I fondi disponibili ammontano a 495 milioni.

Per entrambe le misure (articoli 17 e 18 del Dl 60/2024) accanto agli aiuti economici, il decreto disciplina interventi di formazione, tutoraggio e accompagnamento per la progettazione preliminare e la gestione delle iniziative, con l’obiettivo di innalzare le competenze imprenditoriali dei beneficiari.

Artigiani e commercianti

Il rafforzamento degli incentivi all’autoimprenditorialità ha trovato un ulteriore tassello nella manovra 2025, che ha introdotto un bonus contributivo triennale per i lavoratori che nel 2025 si iscrivono per la prima volta alla gestione speciale autonoma artigiani o commercianti (legge 207/2024, articolo 1, comma 186). La circolare Inps 83/2025 e il messaggio 2449 del 7 agosto 2025 hanno chiarito ambito e modalità di fruizione. Si tratta di una riduzione del 50% dei contributi previdenziali Ivs per 36 mesi, riservata a chi si iscrive per la prima volta alle gestioni speciali entro il 31 dicembre 2025.

L’agevolazione è applicabile anche a imprese individuali, imprese familiari e società di persone o capitali (incluse le Srl). Il beneficio, non cumulabile con altre riduzioni contributive, richiede continuità della copertura previdenziale e può essere richiesto con istanza telematica sul Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo).