05.09.2025 Icon

L’intelligenza artificiale davanti ai Giudici: prime pronunce e prospettive

Il crescente impiego di tecnologie innovative, in svariati settori, ha un impatto sempre più rilevante sulla tutela dei diritti fondamentali, sui rapporti contrattuali e sulle responsabilità civili e penali dei consociati.

Il ruolo della giurisprudenza nella definizione del diritto dell’IA

In un quadro normativo nuovo e ancora in via di definizione, le decisioni della Giurisprudenza assume un ruolo centrale: offrono soluzioni concrete a casi specifici e delineano orientamenti che, pur embrionali, sono destinati a costituire importanti punti di riferimento per gli operatori del diritto.

In particolare, il diritto dell’intelligenza artificiale sembra – al momento – destinato ad essere in gran parte di matrice giurisprudenziale, in quanto l’applicazione dei principi generali dell’ordinamento a contesti tecnologici inediti richiede un lavoro interpretativo continuo.

Per quanto la regolamentazione legislativa possa definire un quadro applicativo, l’interpretazione giurisprudenziale rimane uno strumento fondamentale per prevenire i rischi applicativi degli algoritmi e per definire i confini delle responsabilità ad essi connesse, in un’ottica di efficace bilanciamento tra innovazione tecnologica e tutela giuridica.

Self check-in e riconoscimento facciale: via libera dal TAR Lazio

Tra le prime pronunce aventi ad oggetto il tema dell’intelligenza artificiale, nelle sue svariate applicazioni, è di particolare interesse la recente sentenza del TAR Lazio, Sez. I ter, n. 10210 del 27 maggio 2025, che ha riconosciuto la possibilità di impiegare tecnologie digitali, incluse quelle basate su riconoscimento facciale o biometrico, per il check-in a distanza nelle strutture ricettive (self check-in digitale, che oggi sta prendendo piede anche negli aeroporti).

Il Tribunale amministrativo ha così considerato l’esigenza di un bilanciamento tra innovazione dei servizi e tutela della sicurezza, riconoscendo che, in linea con l’evoluzione contemporanea, l’identificazione digitale possa avvenire anche attraverso strumenti tecnologici innovativi, purché siano garantiti gli obiettivi di sicurezza pubblica.

Sorveglianza algoritmica e dati biometrici: la Cassazione detta i limiti

Precedentemente, anche la Suprema Corte si era pronunciata in materia di intelligenza artificiale, con l’ordinanza n. 12967 del 13/05/2024, affrontando un caso di trattamento di dati biometrici tramite un software di sorveglianza degli esami universitari, in tempo di pandemia, che acquisiva immagini e video degli studenti in sede di esame, segnalando comportamenti “anomali”, senza bisogno di intervento umano immediato. Il giudice di primo grado aveva escluso che si trattasse di dati biometrici, sostenendo che l’identificazione dello studente venisse compiuta solo dal docente, al termine della prova.

La Cassazione, invece, ha chiarito che l’insieme delle operazioni del software integra un trattamento autonomo di dati biometrici, effettuando un’analisi tecnica automatizzata delle caratteristiche fisiche, fisiologiche o comportamentali di una persona, tale da consentire l’identificazione univoca dell’interessato, anche se la verifica finale è affidata a un soggetto umano. Ne è conseguita una declaratoria di illegittimità del monitoraggio privo di adeguate garanzie a tutela della riservatezza dei soggetti coinvolti.

Verso una disciplina effettiva dell’intelligenza artificiale

Tali pronunce rappresentano due tasselli fondamentali di un quadro in costante divenire, nel quale la giurisprudenza anticipa ed integra un assetto normativo ancora in evoluzione.

Esse, infatti, dimostrano come la giurisprudenza, in attesa di una disciplina organica, assuma il ruolo di tracciare i confini dell’intelligenza artificiale nell’ambito del sistema giuridico esistente, al fine di coniugare efficienza tecnologica e tutela dei diritti.

Dal consolidamento degli orientamenti giurisprudenziali emergenti e dal dialogo di questi ultimi con la normativa europea in materia, prenderà forma una disciplina effettiva dell’intelligenza artificiale, destinata ad incidere in maniera sempre più significativa sulla prassi applicativa e sulla vita quotidiana.

Autore Antonio Ferraguto

Partner

Milano

a.ferraguto@lascalaw.com

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Autore Elisa Varisco

Senior Associate

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