03.12.2025 Icon

CAT NAT: il nuovo obbligo che ridisegna il mercato. Dal Festival delle Assicurazioni 2025 arrivano le prime risposte

L’appuntamento: il settore si interroga al Festival delle Assicurazioni 2025

Al Festival delle Assicurazioni e della Previdenza 2025 la questione CAT NAT è diventata il baricentro del dibattito.
L’introduzione dell’obbligo assicurativo per le imprese – previsto dal D.M. del 30 gennaio 2025 – ha imposto al mercato una riflessione matura: come costruire prodotti realmente efficaci e, soprattutto, coerenti con il perimetro tecnico delineato dal legislatore?

Nel panel dedicato, compagnie, esperti e istituzioni hanno confrontato modelli, criticità e prospettive operative di un comparto destinato a diventare uno dei più strategici nei prossimi anni.

Due filosofie a confronto: prodotto dedicato o copertura integrata

Il punto centrale resta sempre lo stesso: qual è l’architettura assicurativa più adatta a un rischio sistemico come quello catastrofale?

La via stand-alone

La polizza dedicata esclusivamente ai rischi naturali viene percepita come lo strumento più lineare per assicurare:

  • comparabilità immediata delle condizioni,
  • lettura trasparente di tassi, premi e andamenti tecnici,
  • uniformità nel trattamento dei rischi.

Con oltre 4 milioni di imprese coinvolte dall’obbligo, un format unico faciliterebbe la raccolta dei dati, la supervisione regolamentare e la costruzione di una vera “linea CAT NAT” dotata di identità autonoma.

La via integrata

All’opposto, molte compagnie ritengono più efficiente incorporare la garanzia CAT NAT nel multirischio property già esistente.
Significa lavorare su una piattaforma assicurativa consolidata, semplificando l’interazione con la rete e offrendo al cliente una protezione unica, senza percorsi paralleli.

C’è tuttavia un elemento dirimente: il D.M. impone un wording quasi standardizzato, che richiama la logica della “polizza base” RC Auto, limitando di fatto la libertà di design del prodotto e influenzando la scelta della soluzione più percorribile.

L’esperienza Unipol: integrazione come leva industriale

Il panel ha visto un intervento di peso: quello di Daniela D’Agostino, Chief Property & Casualty Officer di Unipol.
La compagnia ha scelto senza esitazioni la strada dell’integrazione della garanzia CAT NAT nel proprio multirischio imprese, rendendola operativa già da luglio 2024.

Per Unipol, questa soluzione presenta tre vantaggi competitivi:

  1. Immediatezza normativa: adattamento del prodotto esistente senza creare una linea parallela.
  2. Solidità distributiva: un’unica proposizione per la rete degli intermediari, più facile da comunicare e da collocare.
  3. Centralità del cliente: un prodotto unico, “completo”, che evita la frammentazione delle coperture.

La compagnia ha inoltre avviato iniziative con le associazioni imprenditoriali locali, per supportare le imprese nella comprensione dei rischi catastrofali coperti dalla normativa.

La voce dell’Ivass: un mercato che deve ancora raggiungere l’equilibrio

Il contributo più istituzionale è arrivato da Luigi Federico Signorini, Presidente Ivass, richiamando i risultati della Relazione annuale 2024.
La rassegna di 46 polizze catastrofali presenti sul mercato ha evidenziato un quadro non ancora maturo:

  • questionari tecnici spesso troppo complessi,
  • definizioni dei rischi non omogenee,
  • clausole eccessivamente articolate,
  • poca chiarezza su limiti ed esclusioni.

Questo mosaico eterogeneo rende difficile per le imprese comparare le offerte e per il regolatore monitorarne l’efficacia.

Alcune compagnie stanno premiando le aziende che investono in prevenzione e mitigazione del rischio, un approccio che l’Istituto ha valutato con favore.

Le novità di sistema

Due strumenti sono destinati a cambiare radicalmente il mercato:

  • il nuovo portale informativo CAT NAT, alimentato dalle compagnie, che offrirà alle imprese un quadro comparativo chiaro delle condizioni;
  • il costituendo pool assicurativo CAT NAT, che ha già raccolto il 75% delle adesioni del mercato e promette un accesso più efficiente alla riassicurazione.

Le tendenze emergenti: un mercato in costruzione

Dall’intero confronto emerge un dato evidente: il comparto CAT NAT sta vivendo una fase di definizione, non solo normativa ma strategica.

Sempre più operatori guardano alla polizza stand-alone come a un futuro ramo di business dedicato, più trasparente sul piano dei flussi tecnici e più allineato alle esigenze di vigilanza.

Parallelamente, il modello integrato mostra una forte tenuta commerciale: combina efficienza industriale, chiarezza per il cliente e sinergie con le coperture già esistenti.

Resta aperta una questione delicata: la gestione dei sinistri, soprattutto quando un’impresa risulta coperta da più prodotti riferibili allo stesso rischio. È un terreno che richiederà armonizzazione.

Conclusione: un cantiere aperto che crescerà

Dal panel del Festival 2025 emerge un panorama in evoluzione.
L’obbligo CAT NAT ha spinto il settore a un salto di qualità, ma il percorso di standardizzazione, trasparenza e equilibrio tecnico è solo all’inizio.

Il mercato dovrà ora completare il passaggio da una fase di reazione normativa a una fase di progettazione industriale, costruendo prodotti sostenibili, comprensibili e realmente funzionali all’obiettivo: proteggere il patrimonio delle imprese italiane da rischi che, ormai, non possono più essere considerati eccezionali.

Autore Luciana Cipolla

Partner

Milano

l.cipolla@lascalaw.com

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