08.09.2025 Icon

Brevetti, marchi e disegni: rifinanziati gli incentivi alle PMI per il 2025

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 6 agosto 2025, è arrivata la conferma che anche per l’anno prossimo le piccole e medie imprese italiane potranno contare sugli incentivi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+. Si tratta di misure ormai consolidate nel panorama della proprietà industriale, nate con l’obiettivo di accompagnare le aziende nella valorizzazione e tutela dei propri asset immateriali, sempre più centrali nella competizione globale.

Confermata la programmazione annuale degli incentivi

Il decreto si inserisce nel quadro normativo tracciato dall’art. 32, comma 11, del decreto legge n. 34/2019, che prevede una programmazione annuale da parte del Direttore generale per la lotta alla contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM). Ogni anno, infatti, viene definito il calendario di apertura dei bandi e la distribuzione delle risorse disponibili, in modo da dare continuità agli incentivi che hanno già favorito centinaia di imprese.

Le risorse per il 2025: 32 milioni alle PMI

Per il 2025 è stata stanziata una dotazione complessiva di 32 milioni di euro, così suddivisi: 20 milioni per la misura Brevetti+, 10 milioni per Disegni+ e 2 milioni per Marchi+. Le risorse saranno assegnate attraverso bandi pubblicati entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto, sia sulla Gazzetta Ufficiale che sul sito dell’UIBM, con l’indicazione delle modalità e dei termini di presentazione delle domande.

Brevetti+, Disegni+, Marchi+: a cosa servono gli incentivi

Gli incentivi non sono meri contributi economici: rappresentano un’occasione strategica per consolidare la competitività delle PMI. Brevetti+ sostiene l’acquisizione di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione di brevetti già concessi, Disegni+ finanzia progetti per la registrazione e lo sfruttamento dei disegni e modelli industriali, mentre Marchi+ è volto a coprire le spese sostenute per la registrazione di marchi a livello europeo e internazionale. In un mercato in cui la proprietà intellettuale è sempre più sinonimo di valore, queste misure hanno il merito di colmare un gap storico del tessuto imprenditoriale italiano, dove l’innovazione spesso non si traduce in adeguata protezione giuridica. La continuità degli incentivi offre quindi non solo un sostegno economico, ma anche un incoraggiamento culturale a investire nella tutela delle idee.

Più tutela, più competitività per le imprese italiane

La riapertura dei bandi per il 2025 rappresenta dunque un tassello importante per rafforzare la competitività delle PMI italiane sui mercati internazionali, sostenendo la crescita di un ecosistema in cui creatività, innovazione e tutela legale camminano insieme.

Autore Roberto Plebani

Trainee

Milano

r.plebani@lascalaw.com

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