L’attività di monitoraggio doganale svolge da anni un ruolo centrale nella lotta alla contraffazione, rappresentando uno dei primi strumenti operativi a tutela della proprietà intellettuale. Le autorità doganali, infatti, non si limitano a verificare l’esattezza delle dichiarazioni e il rispetto delle regole commerciali, ma svolgono anche un’attenta attività di controllo sui beni in ingresso e in uscita dal territorio dell’Unione, volta a intercettare merci sospette di violare diritti di privativa, in particolare marchi, design e copyright.
In quest’ottica, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha recentemente pubblicato la circolare n. 20/2024, con l’intento di aggiornare e razionalizzare le istruzioni operative relative al Regolamento (UE) n. 608/2013, che disciplina l’intervento delle autorità doganali nei confronti di merci sospette di violare diritti di proprietà intellettuale. La circolare rappresenta un importante passo in avanti verso una maggiore efficienza e uniformità nella gestione dei casi di sospetta contraffazione, ed è diretta a tutti gli uffici doganali sul territorio nazionale.
Nel dettaglio, la circolare si sofferma su diversi aspetti operativi cruciali. Anzitutto, fornisce istruzioni aggiornate circa l’utilizzo del sistema elettronico COPIS (Communication Portal for IPR Enforcement), la piattaforma UE tramite cui si presentano le domande di intervento (Application for Action – AFA) e si gestisce lo scambio di informazioni tra titolari dei diritti, autorità doganali e Commissione europea. Viene ribadita l’importanza della completezza e della qualità delle informazioni contenute nella AFA – inclusa la documentazione identificativa dei prodotti originali e contraffatti – che rappresenta lo strumento principale per agevolare l’individuazione di merci sospette da parte degli operatori doganali. Un altro elemento rilevante riguarda l’approfondimento delle misure cautelari applicabili: la circolare chiarisce le condizioni in cui le autorità doganali possono procedere al blocco delle merci sospette, nonché le tempistiche e le modalità con cui devono essere informati i titolari dei diritti e gli importatori/esportatori. Particolare attenzione è riservata alla procedura semplificata di distruzione delle merci, prevista dagli articoli 23 e 26 del Regolamento, che consente la distruzione rapida delle merci contraffatte in assenza di contestazioni. Viene inoltre sottolineato il ruolo strategico degli accordi di cooperazione tra ADM e i titolari di diritti, i quali possono fornire formazione specifica agli uffici doganali, materiale informativo e supporto tecnico per il riconoscimento dei prodotti autentici. Questi strumenti rafforzano la capacità delle Dogane di individuare anomalie nei flussi commerciali e intervenire tempestivamente. Infine, si ribadisce l’importanza di un coordinamento efficiente con le autorità giudiziarie e le forze di polizia per garantire un contrasto integrato ed efficace alla violazione dei diritti IP.
La circolare n. 20/2024, nel suo complesso, conferma il ruolo centrale della Dogana quale presidio di legalità alle frontiere e rappresenta un utile aggiornamento operativo sia per gli uffici doganali sia per i titolari dei diritti. In un contesto in cui la circolazione di merci contraffatte si fa sempre più sofisticata, l’intervento tempestivo e coordinato delle Dogane resta uno dei baluardi più efficaci nella tutela della proprietà intellettuale.
07.11.2025