19.11.2025 Icon

Reclami 2025: l’analisi IVASS sui dati del primo semestre

Il 13 novembre scorso IVASS ha pubblicato i dati relativi ai reclami ricevuti dalle imprese di assicurazione nel 1° semestre 2025.

DISTRIBUZIONE PER RAMO

L’analisi consegna al mercato un quadro complesso ma molto interessante anche in vista dell’imminente introduzione dell’Arbitro Assicurativo. Nel primo semestre 2025 i reclami presentati sono pari a 53.862 (di cui il 47% relativi all’ RC auto, il 40% agli altri rami danni e il 13% ai rami vita) e registrano una complessivamente una diminuzione del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2024 (il raffronto primo semestre 2024/2023 mostrava un incremento del 18,9%).

Il calo è attribuibile principalmente ai reclami ricevuti dalle imprese italiane che registrano una riduzione del 17,3% (in quota maggiore nel settore “altri rami danni” dove la percentuale sale a 19,3%). Al contrario quelli verso le imprese estere vanno nella direzione opposta, segnando un incremento del 4,4% con aumenti nel comparto “RC auto” e negli “altri rami danni”.

Il calo dei reclami nei rami danni diversi dall’RC auto è fortemente influenzato da un elemento straordinario: i numeri elevati del 2024 erano riconducibili agli eventi atmosferici eccezionali del 2023 ed alla conseguente concentrazione anomala di sinistri. La riduzione del 2025 restituisce quindi un panorama più normale, non necessariamente positivo.

Il settore “vita” registra una flessione marcata (24,1%) sia per le imprese italiane (25,6%) che per quelle estere (13%). Segno che una parte rilevante delle tensioni del 2023–2024 si sta assorbendo, ma senza garanzie di stabilità.

Il comparto RC auto resta dominante: per le imprese italiane il peso relativo dei reclami sale al 44% del totale (era 41% nel 2024), mentre per le imprese estere arriva al 62% del totale dei reclami ricevuti.

Questi numeri confermano che la gestione dei sinistri auto continua a rappresentare la parte più sensibile del rapporto con la clientela, soprattutto per gli operatori stranieri.

Con riferimento ai tempi di risposta le imprese mostrano performance complessivamente buone, attestandosi su una media di 20 giorni e quindi al di sotto del limite di 45 giorni previsto dal regolamento 24/2008.

In particolare, le imprese italiane ed estere hanno evaso complessivamente l’88,5% dei reclami trattabili; il restante 11,5% risultava in fase istruttoria a fine semestre 2025.

ESITO DEI RECLAMI

Tuttavia, l’esito dei reclami è un indicatore che merita attenzione: solo il 29,7% risulta accolto, il 7,9% chiuso per transazione, e ben il 62,4% risulta respinto.

Questo dato – stabile rispetto agli anni precedenti – appare significativo in vista dell’avvio dell’Arbitro Assicurativo: i tassi di rigetto potrebbero diventare un indicatore per l’Arbitro, soprattutto in settori dove la prassi potrebbe apparire troppo restrittiva.

In definitiva, il calo dei reclami nel primo semestre 2025 non è un punto di arrivo, ma un punto di ripartenza.

Il settore assicurativo si trova davanti a una trasformazione che va oltre i numeri e riguarda il modo stesso in cui si costruisce la relazione con il cliente.

L’Arbitro Assicurativo potrà comunque imporre rigore, coerenza e capacità di anticipare i dissensi.

Autore Laura Pelucchi

Partner

Milano

l.pelucchi@lascalaw.com

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