In un mondo digitalizzato e interconnesso, in cui un sempre più rapido progresso tecnologico mette continuamente in discussione ruoli e mansioni di molti ambienti di lavoro, la formazione assume un ruolo strategico. Tra gli attori più all’avanguardia in questo contesto c’è Skilla, azienda marchigiana a conduzione familiare nata nel 2000 che propone un metodo formativo all’avanguardia e in costante aggiornamento.
«La formazione sarà sempre più centrale nelle organizzazioni per affrontare cambiamenti continui e radicali», racconta Marco Amicucci, figlio del fondatore Franco e amministratore delegato di Skilla insieme al fratello Federico. «Dovrà essere continua, integrata tra dimensione umana e tecnologica, e sostenuta dai vertici aziendali. Con l’IA, come dimostrano le nostre soluzioni, sarà personalizzata, interattiva e integrata nel flusso di lavoro. In Italia esistono eccellenze e sperimentazioni avanzate, ma serve un’alleanza più forte tra impresa, università e istituzioni per ridurre il divario con i Paesi più maturi».
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale sarà cruciale anche per prevedere le necessità future delle aziende, come sottolinea Federico Amicucci: «L’IA può intervenire in ogni fase del ciclo dell’apprendimento: dall’analisi dei bisogni alla creazione dei materiali, fino alla gestione amministrativa della formazione finanziata e alla costruzione di ambienti di apprendimento intelligenti. In futuro, con il “predictive learning”, sarà in grado di anticipare scenari e competenze, arrivando a preparare le persone ai lavori che ancora non esistono».
Uno dei fiori all’occhiello di Skilla è l’evento Exploring eLearning, ormai giunto alla sesta edizione, che dà voce e corpo alle nuove tecnologie, non solo nel campo della formazione.
Quest’anno la manifestazione, tenutasi al Teatro Franco Parenti di Milano il 2 e il 3 ottobre, si è posta lo specifico obiettivo di mostrare come il dialogo tra intelligenza umana e artificiale possa generare nuove prospettive di apprendimento e collaborazione. A tale scopo, la fiera ha esplorato le possibilità dell’IA in un continuo confronto tra mondo accademico, artistico e imprenditoriale, offrendo una visione d’insieme sulle trasformazioni in atto. «Abbiamo riunito oltre 700 responsabili della formazione e delle risorse umane per confrontarsi su esperienze, ricerche e casi concreti dedicati all’innovazione dell’apprendimento e all’impatto dell’intelligenza artificiale», afferma Marco Amicucci.
«L’obiettivo era esplorare come persone, tecnologie e culture umanistiche possano creare vere interazioni intelligenti. Lo abbiamo fatto con 77 sessioni tra laboratori e posterlab, unendo accademia, impresa e arte in un dialogo continuo. Il risultato è stato un evento vivo e partecipato, che ha dato forma a una community nazionale dedicata al futuro
dell’apprendimento. La soddisfazione dei partecipanti è il segno più bello del successo di questa edizione».
Tra le innovazioni presentate, i simulatori conversazionali sono stati al centro della scena.
«Rappresentano una vera svolta rispetto all’eLearning tradizionale», prosegue Marco Amicucci. «Grazie all’intelligenza artificiale ricreano contesti realistici e dialoghi con personaggi virtuali, capaci di reagire, argomentare e simulare emozioni. Come in un simulatore di volo, le persone possono esercitarsi, sbagliare e migliorare qualsiasi competenza, ricevendo feedback immediato. È un modo nuovo di imparare, che trasforma la formazione in un’esperienza immersiva e interattiva».
«Exploring eLearning ha mostrato che il futuro della formazione è già iniziato», conclude Federico Amicucci. «Un ecosistema in cui IA, tecnologie immersive e visione umanistica si intrecciano per generare esperienze personalizzate e continue. Con 25 anni di innovazione, Skilla guarda avanti con una missione chiara: fare della formazione una leva strategica e quotidiana, capace di evolvere con le persone e anticipare i cambiamenti del lavoro».