Il risparmio postale conta circa 27 milioni di sottoscrittori e ha raggiunto uno stock complessivo di 320 miliardi di euro: è quanto emerge dai dati 2024 diffusi da Poste e Cassa depositi e prestiti. I 150 anni del risparmio postale, iniziato ufficialmente nel 1875, sono stati celebrati con un evento alla presenza del presidente della repubblica Sergio Mattarella.
«La sinergia fra Poste italiane e Cdp rappresenta un modello unico di intermediazione che ha trasformato il risparmio privato in investimento pubblico», ha affermato il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, evidenziando «la presenza capillare dei servizi sul territorio nazionale, in zone spesso abbandonate dagli istituti di credito».
«Il risparmio postale è un porto sicuro anche durante i momenti di turbolenza dell’economia», ha sottolineato l’a.d. di Poste, Matteo Del Fante. «Lo stock ammonta a 324 miliardi, di cui 94 miliardi di libretti e 230 mld di buoni, con circa 27 milioni di risparmiatori e un ammontare medio pro capite di circa 12 mila euro. Un valore che dimostra come il risparmio sia effettivamente diffuso presso gli italiani; un’avvenuta democratizzazione del risparmio grazie all’attività di risparmio postale».
«Da 150 anni i libretti distribuiti attraverso la rete degli uffici postali, e più recentemente con i canali digitali, convogliano il risparmio dei cittadini verso investimenti capaci di generare forti benefici economici e sociali», ha aggiunto Dario Scannapieco, a.d. di Cdp. «Con Poste prestiamo attenzione alle esigenze di una società in mutamento e abbiamo sviluppato prodotti di risparmio sempre più innovativi. Siamo azionisti stabili in grandi società che gestiscono infrastrutture strategiche, investiamo nei processi di crescita dimensionale delle imprese, accompagniamo le startup, apportiamo risorse finanziarie e sempre più competenze tecniche nello sviluppo di iniziative di housing sociale«.
Dal canto suo, Mattarella ha parlato di Poste e Cdp come di «agenti della Costituzione, esempio di capacità di allineamento alle sfide della società contemporanea e alle attese del paese».


 
                        