31.10.2025

La Bce non tocca i tassi. L’Istat: Pil fermo nel trimestre

  • Il Corriere della Sera

La Bce ha lasciato i tassi di interesse invariati al 2% per la terza riunione consecutiva, come previsto dal mercato. Una scelta che potrebbe essere confermata anche nell’ultimo meeting del consiglio direttivo del 2025 a metà dicembre. I tassi di interesse sui depositi, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di prestito marginale rimarranno quindi rispettivamente al 2,00%, al 2,15% e al 2,40%. L’inflazione, analizza la Banca centrale europea, rimane prossima all’obiettivo di medio termine del 2% mentre l’economia dell’eurozona ha continuato a crescere. Una circostanza che la presidente della Bce Christine Lagarde ha commentato osservando che un aumento del Pil nell’area euro dello 0,2% nel terzo trimestre «è un po’ più delle attese, non mi lamenterei troppo della crescita in questo momento». Tuttavia le prospettive «rimangono incerte». Il board della Banca centrale, riunito a Firenze, ha approvato anche il passaggio alla fase successiva dello sviluppo dell’euro digitale.

«Sono rimasta colpita dallo sviluppo economico e anche dalla gestione delle finanze pubbliche del vostro Paese», ha detto poi Lagarde in un’intervista con Bruno Vespa a «Cinque minuti».

Sul tema crescita arrivano invece per l’Italia notizie negative dall’Istat: l’aumento del Pil è stato pari a zero, nonostante un +0,4% su base annua. Sale invece la disoccupazione che va al 6,1% (+0,1%), nonostante la creazione di 67 mila nuovi posti di lavoro (+176 mila su base annua). Sul fronte del debito infine il governatore di Bankitalia Fabio Panetta ha sottolineato che «in Italia il deficit primario è diventato un surplus», ed è cambiata la posizione netta sull’estero».