OpenAI si avvia a rilevare il 10% del produttore di chip Amd (Advanced micro devices). Il titolo di quest’ultima balzava del 29% a Wall Street. OpenAI implementerà 6 gigawatt di unità di elaborazione grafica Instinct di Amd nell’arco di diversi anni e su diverse generazioni di hardware. Il lancio iniziale di chip da un gigawatt partirà nella seconda metà del 2026.
Amd ha emesso, a favore di OpenAI, warrant fino a 160 milioni di azioni Amd, con scadenze legate sia al volume di distribuzione sia al prezzo delle azioni. La prima tranche è destinata al primo dispiegamento completo di gigawatt, mentre quelle aggiuntive verranno sbloccate man mano che OpenAI raggiungerà i 6 Gw e i traguardi tecnici e commerciali fondamentali richiesti per un’implementazione su larga scala. Se OpenAI esercitasse interamente i warrant, potrebbe acquisire circa il 10% di Amd, in base ai valori attuali.
Sam Altman, creatore di ChatGpt, ha affermato che l’accordo vale miliardi di dollari, senza rivelare un importo specifico: «La leadership di Amd nei chip ad alte prestazioni ci consentirà di accelerare i progressi e di portare più rapidamente a tutti i vantaggi dell’intelligenza artificiale avanzata». L’accordo posiziona Amd come partner strategico fondamentale per OpenAI, segnando uno dei più grandi accordi di distribuzione di Gpu nel settore dell’intelligenza artificiale. La partnership potrebbe contribuire ad alleviare la pressione esercitata dall’intero settore sulle catene di fornitura e a ridurre la dipendenza di OpenAI da un singolo fornitore.
Dopo anni trascorsi dietro a Nvidia nel mercato degli acceleratori di intelligenza artificiale, Amd ha ora un cliente di punta in prima linea nel boom dell’AI generativa. Lisa Su, amministratore delegato di Amd, ha riferito che ciò crea «una vera situazione vantaggiosa per tutti, consentendo lo sviluppo dell’intelligenza artificiale più ambizioso al mondo e facendo progredire l’intero ecosistema dell’intelligenza artificiale».