Nel terzo trimestre del 2025, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha disposto un aggiornamento delle condizioni economiche del servizio di Maggior Tutela per i clienti vulnerabili, che si traduce in un incremento dell’1,9% della bolletta elettrica rispetto al trimestre precedente.
Perché aumenta la bolletta elettrica nel terzo trimestre 2025
Tale adeguamento, che interessa circa 3 milioni di utenti rientranti nella categoria dei vulnerabili – ovvero soggetti che, in base alla normativa vigente, presentano caratteristiche di età avanzata (oltre 75 anni), disabilità ai sensi della legge 104/1992, utilizzo di apparecchiature salva-vita, residenza in isole minori non interconnesse o in moduli abitativi di emergenza, o fruizione del bonus sociale – riflette un contesto energetico influenzato da diverse variabili di natura strutturale e congiunturale.
L’aumento è imputabile, in primis, alla crescita della domanda di energia elettrica legata alla stagionalità climatica, che determina una maggiore pressione sui mercati all’ingrosso, generando un rialzo delle quotazioni. A ciò si aggiunge un aumento dei costi relativi al mercato della capacità, particolarmente critico nei mesi estivi – e in particolare a luglio – durante i quali si concentra il maggior numero di ore ad alta domanda, in un contesto che impone al sistema elettrico livelli elevati di adeguatezza. Concorrono inoltre ulteriori oneri connessi al servizio di dispacciamento, indispensabile per il bilanciamento in tempo reale della rete elettrica nazionale, e la revisione annuale delle componenti a copertura dei costi sostenuti dagli esercenti la tutela, pur incidendo in misura minore.
La nuova struttura della bolletta per i clienti vulnerabili
La struttura complessiva della bolletta del cliente tipo vulnerabile (definito come consumatore con 2.000 kWh/anno e potenza impegnata pari a 3 kW) si compone di una spesa per la materia energia pari a 16,41 centesimi di euro per kWh (52,7% del totale), una componente per la commercializzazione al dettaglio di 2,24 centesimi (7,2%), una voce per trasporto e gestione del contatore di 6,28 centesimi (20,2%), oneri generali di sistema pari a 3,13 centesimi (10,1%) e imposte per 3,06 centesimi (9,8%), per un totale complessivo di 31,12 centesimi di euro per kWh, tasse incluse, con decorrenza dal 1° luglio 2025.
Bonus e contributi straordinari per le famiglie fragili
Sul fronte sociale, si confermano le misure di sostegno introdotte con il cosiddetto “decreto bollette” (DL n. 19/2025, art. 1, c. 1), che prevede per i nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000 euro l’erogazione automatica di un contributo straordinario una tantum pari a 200 euro, cumulabile con il bonus sociale ordinario riconosciuto alle famiglie con ISEE fino a 9.530 euro, o fino a 20.000 euro in presenza di almeno quattro figli a carico; l’accesso a tali benefici è subordinato alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il rilascio dell’attestazione ISEE entro le soglie previste. In termini di spesa annuale, il cliente tipo vulnerabile in Maggior Tutela affronterà un costo stimato pari a 597,30 euro nel periodo 1° ottobre 2024 – 30 settembre 2025, con un incremento significativo del 16,2% rispetto ai 514,04 euro dell’anno mobile precedente, a conferma della pressione esercitata dall’andamento dei mercati energetici sull’utenza più fragile.
Chi paga cosa: la ripartizione degli oneri in bolletta
Per quanto concerne gli oneri generali di sistema, si conferma che la componente ASOS, destinata al finanziamento delle fonti rinnovabili e delle agevolazioni alle imprese energivore, rappresenta il 94,75% del totale, suddivisa in un 70,58% per gli incentivi alle rinnovabili (ex A3) e un 24,17% per le agevolazioni alle imprese a forte consumo (ex Ae), mentre la componente ARIM, a copertura degli oneri residuali tra cui l’efficienza energetica e i regimi tariffari speciali per il servizio ferroviario, incide per il restante 5,25%; da segnalare il trasferimento alla fiscalità generale degli oneri nucleari (decommissioning e compensazioni territoriali), stabilito dalla Legge di Bilancio 2023, che contribuisce a contenere l’impatto di alcune componenti tariffarie.
Inoltre, per il III trimestre 2025 si conferma l’annullamento di diverse componenti ARIM minori (A5RIM, ASRIM, AUC4RIM e AUC7RIM), nonché, per gli utenti non domestici in bassa tensione con potenza contrattuale superiore a 16,5 kW, l’azzeramento delle aliquote ASOS, in attuazione dell’art. 3, comma 5, del medesimo decreto bollette.
Tutela, trasparenza e giustizia sociale nel sistema elettrico
Questo aggiornamento si colloca all’interno di un più ampio disegno normativo e regolatorio volto a garantire il giusto equilibrio tra la sostenibilità economica del sistema elettrico, la trasparenza dei meccanismi tariffari e la salvaguardia dei diritti delle categorie sociali più deboli, confermando l’importanza della Maggior Tutela quale presidio di protezione in un mercato in continua evoluzione, e rappresenta uno snodo cruciale per comprendere le dinamiche di transizione del settore energetico nel quadro della giustizia sociale ed economica.