20.10.2015

Vicenza, la Bce dice sì al piano Iorio

  • Il Corriere della Sera

Daniéle Nouy promuove la gestione di Francesco Iorio della Popolare di Vicenza. Dopo tre anni di bilanci in rosso, arriva da Bruxelles la prima buona notizia per la banca veneta.
Nouy, presidente del board di supervisione della Bce, ieri era in audizione al parlamento europeo. E se da un lato ha prospettato la richiesta di più elevati livelli di solidità patrimoniale per le banche europee, dall’altro ha aperto una linea di credito verso il nuovo corso della popolare berica.
Parlando degli istituti di credito dell’Unione bancaria europea, Nouy ha sottolineato che «i requisiti di capitale indicati per i gruppi bancari significativi vigilati dalla Bce, nel 2016 saranno leggermente superiori rispetto al 2015, di circa 30 punti base in media» e l’adeguamento dei buffer di capitale necessita circa 20 punti base di capitale addizionale. Le banche europee, ha detto Nouy, «si trovano ancora a dover affrontare sfide importanti» perché «nonostante segni di miglioramento nella prima parte dell’anno», c’è una «debole profittabilità» mentre sono «ancora un problema le esposizioni non performanti», che solo in Italia superano i 300 miliardi.
Il 2016 sarà anche l’anno di nuovi stress test, che saranno seguiti dall’Eba. «L’idea – secondo Nouy – è che riguardino il 70 per cento degli asset , quindi banche piuttosto grandi», nell’ordine delle 50-70. Tutte le altre, verranno sottoposte a uno stress test curato dal Meccanismo di supervisione. Sempre la Bce, ieri, ha accolto il decreto con cui l’Italia ha recepito la direttiva europea sul risanamento e la risoluzione della banche ( Bail-in ).
Quanto alla Popolare di Vicenza – che ha il presidente Gianni Zonin, l’ex amministratore delegato Samuele Sorato e altri quattro amministratori, indagati dalla magistratura – Nouy ha evidenziato gli esiti della lunga ispezione: «Abbiamo scoperto alcune problematiche: di governance , di accantonamenti e la necessità di fondi propri aggiuntivi. Ma ora la banca ha un nuovo management che sta lavorando molto duramente per trovare soluzioni. Sono molto fiduciosa che saranno trovate, dato che molto è stato già fatto». Addirittura, Nouy ha definito come una «storia di successo» l’azione di vigilanza svolta dalla Bce sulla popolare vicentina.
Francesco Iorio, da giugno amministratore delegato della Vicenza, ieri era a Francoforte. «È una bellissima notizia – ha commentato –: il riconoscimento di 4 mesi di lavoro durissimo. La manifestazione di fiducia che ci arriva dalla Bce è la medesima che io ripongo nella presidente Nouy e nella Bce perché il programma condiviso sia portato a termine nei tempi e nei modi previsti. Il confronto con Bce a tutti i livelli è stato e sarà fondamentale perché il risanamento della banca possa dare i migliori risultati nell’interesse dell’istituto e di tutti i suoi soci, piccoli e grandi». Secondo questo programma la Vicenza nei primi mesi del 2016 si trasformerà in spa e, contestualmente a un aumento di capitale da 1,5 miliardi, si quoterà in Borsa.