14.02.2013

Via al ricambio: tutti i poteri a Pansa

  • Il Sole 24 Ore

È Alessandro Pansa il nuovo amministratore delegato della Finmeccanica. Un mandato con pieni poteri e senza limiti di tempo gli è stato attribuito ieri dal consiglio di amministrazione della holding dell’aerospazio e difesa controllata dallo Stato, che ha sancito la fine dell’èra di Giuseppe Orsi.
Tutti i poteri dell’ex capoazienda arrestato due giorni fa per corruzione internazionale sono stati revocati e attribuiti al cinquantenne dirigente di Finmeccanica, è nato a Mortara (Pavia) nel 1962, che mantiene la carica di direttore generale. Orsi, che non si è dimesso, rimane presidente della società, ma senza poteri. A Pansa sono state trasferite anche le attribuzioni di presidente già attribuite a Orsi, le strategie e le relazioni esterne, che già facevano capo a Pier Francesco Guarguaglini fino alle dimissioni, il primo dicembre 2011.
L’altra nomina decisa dal cda è la carica di vicepresidente, attribuita all’ammiraglio Guido Venturoni, ex capo di Stato maggiore della difesa, in quanto consigliere anziano della società, è in cda dal 12 luglio 2005: potrà così assicurare il governo societario con la convocazione dei consigli. Venturoni è nato a Teramo il 10 aprile 1934.
Contrariamente alle ipotesi prevalenti alla vigilia, Pansa non ha ricevuto un incarico ad interim né provvisorio, è amministratore delegato a tutti gli effetti, con le attribuzioni e i poteri «per la gestione unitaria della società e del gruppo», spiega il comunicato della Finmeccanica.
La decisione è stata presa dal governo, in particolare al ministero dell’Economia, l’azionista pubblico che controlla la società. Il ministro ed ex direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, sponsor di Pansa, prima della riunione ha detto: «Siamo fiduciosi che il cda di oggi sappia prendere le decisioni necessarie in questo grave momento».
In via XX Settembre tuttavia è stata fatta un’altra mossa che affida al nuovo governo le decisioni definitive sul vertice. Il consiglio infatti «ha deliberato di procedere alla convocazione dell’assemblea degli azionisti per il 2 e il 15 aprile, rispettivamente in prima e in seconda convocazione, al fine di reintegrare la composizione del consiglio».
Una sorpresa, perché non era necessario anticipare al 15 aprile (l’assemblea sarà in seconda convocazione) il reintegro del cda con la sostituzione dei dimissionari, avrebbe potuto farlo l’assemblea di bilancio in maggio. Cosa significa? Nel cda di Finmeccanica c’è un posto vuoto, quello dell’ex consigliere Franco Bonferroni e per aprile potrebbero arrivare le dimissioni di Orsi. L’assemblea nominerà quindi uno o due nuovi consiglieri, oltre a pronunciarsi sulla conferma di Ivan Lo Bello, già subentrato al dimissionario Marco Iansiti: tra questi nuovi consiglieri verà probabilmente scelto il nuovo presidente di Finmeccanica.
Una casella ghiotta, che sarà riempita dal nuovo governo. Stefano Fassina (Pd) sostiene che «il governo ha fatto una scelta corretta: garantire subito piena operatività dell’azienda con una soluzione di transizione, in vista del rilancio dei piani industriali e di una conseguente e coerente ridefinizione dei vertici».
Laureato in Economia politica all’università Bocconi, figlio del giornalista Giampaolo Pansa, il nuovo numero uno di Finmeccanica è arrivato nella holding dell’aerospazio 12 anni fa ed è stato nominato Chief financial officer (direttore finanziario), carica che ha ricoperto anche nella gestione Guarguaglini, dal 2004 anche condirettore generale. Dal 4 maggio 2011, con l’arrivo di Orsi come a.d., è direttore generale del gruppo. Esperto di finanza, dal 2006 è professore di finanza presso la Luiss di Roma, molto studioso è soprannominato «il secchione», Pansa non è mai stato sfiorato da scandali finanziari o di altro genere. Adesso è al timone con poteri amplissimi, più di quelli che aveva Orsi e, prima di lui, Guarguaglini. Almeno fino al 15 aprile.