23.06.2015

Via al pacchetto sulle sofferenze, al palo le Bcc

  • Il Sole 24 Ore
Potrebbe vedere la luce oggi un primo pacchetto di misure per favorire lo smaltimento delle sofferenze che gravano nei bilanci bancari, mentre resta in stand by il varo di una legge-cornice per l’autoriforma delle bcc. In tema di sofferenze, la priorità è uno stock pari a circa 200 miliardi, il 10% degli impieghi , oltre a ulteriori 150 miliardi di crediti deteriorati. Il ministero dell’Economia intende contribuire a rimuovere, come consigliato anche da Bankitalia, questo grave impedimento ad un afflusso più sostenuto di nuovi prestiti all’economia. In tal senso si è espresso nei giorni scorsi anche il vice ministro dell’Economia, Enrico Morando.
Si punta in primo luogo a riformare le procedure fallimentari(anche quelle relative alle aste giudiziali) per ridurre i tempi estremamente lunghi (si parla di 7-8 anni) del recupero crediti e della realizzazione delle garanzie. Un altro provvedimento, da tempo sollecitato dal mondo bancario, dovrebbe ridurre l’arco di tempo nel quale viene ripartita la deducibilità fiscale delle perdite su crediti delle banche. Attualmente le nuove perdite deducibili debbono essere spalmate su 5 anni; l’obiettivo del governo sarebbe di ricondurre a un anno. Per contenere le possibili perdite di gettito per l’Erario, per quanto riguarda lo stock delle sofferenze già in essere è prevista una rimodulazione della deducibilità che sia tale da permettere di smaltire l’intero arretrato accumulato nell’arco di 10 anni. Per quanto riguarda il credito cooperativo, il pallino è in mano all’associazione di categoria Federcasse che dovrebbe varare un’autoriforma condivisa dal sistema. Le divisioni, però, sono ancora forti. Il progetto dovrebbe vedere la costituzione di una spa bancaria cui le bcc debbano aderire o in alternativa trasformarsi in società per azioni. La capogruppo avrebbe il capitale aperto a privati e accentrerebbe le funzioni di controllo e coordinamento.