07.05.2015

Unipol-Bnl, la Cassazione assolve Fazio e altri 12

  • Il Sole 24 Ore

Confermata, dalla Cassazione, l’assoluzione con la formula «perché il fatto non sussiste» dell’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio e di altri dodici coimputati tra i quali gli ex vertici di Unipol Giovanni Consorte, Ivano Sacchetti e Carlo Cimbri, accusati di aggiotaggio nell’inchiesta sulla tentata scalata alla Bnl da parte del gruppo assicurativo. A respingere il ricorso del pg di Milano, contrario ai proscioglimenti, è stata la prima sezione penale; il reato è prescritto dal 2012.
Con questo verdetto – presidente del collegio Renato Cortese, relatore Enrico Giuseppe Sandrini – la Cassazione ha reso definitiva la sentenza di proscioglimento emessa nel processo d’appello bis dalla Corte di Appello di Milano, il sei dicembre del 2013, che aveva assolto tutti con la formula «perché il fatto non sussiste». Respinto anche il ricorso della parte civile, la banca spagnola Banco di Bilbao – ora Bnp Paribas – che in primo grado aveva avuto una provvisionale di 15 milioni di euro.
Si conclude così – nel nulla – una delle principali inchieste nate dalla cosiddetta estate dei “furbetti del quartierino”. 

Quando, tra il 22 maggio e il 18 luglio del 2005, gli imputati, secondo quanto sostenuto dal pm, avrebbero prodotto «una sensibile alterazione del prezzo del titolo Bnl» con una «strategia condivisa» e con un «aggiotaggio informativo e manipolativo».
Ai vertici di Unipol si contestava di avere ingannato il mercato falsando le informazioni sui propri movimenti sul titolo Bnl. Ma queste contestazioni non hanno trovato alcuna conferma nei due processi di appello e adesso nemmeno la Cassazione, che il 7 dicembre del 2012 aveva annullato con rinvio la prima tornata di proscioglimenti, ha ravvisato elementi per riaprire il caso.
Escono assolti da questo processo gli immobiliaristi Danilo Coppola, Stefano Ricucci e Giuseppe Statuto, l’europarlamentare del Nuovo centrodestra Vito Bonsignore, l’imprenditore Emilio Gnutti di ’Hopa’, il banchiere Bruno leoni, il costruttore Francesco Gaetano Caltagirone, i fratelli Ettore e Tiberio Lonati. Oltre a Unipol e Hopa, è stata definitivamente ’scagionata’ anche Bper.