21.10.2015

“Unicredit fu raggirata da Palenzona”

  • La Repubblica
Unicredit fu «truffata» dalle operazioni portate avanti dal suo vice presidente Fabrizio Palenzona e dal suo assistente Roberto Mercuri per favorire l’imprenditore Andrea Bulgarella, sospettato di essere in contatto con ambienti mafiosi vicini al superlatitante Matteo Messina Denaro. E’ quanto emerge dalle 8 mila pagine dell’informativa dei Ros dei carabinieri depositata ieri al tribunale del riesame di Firenze nell’ambito dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia fiorentina che ha indagato Palenzona, Bulgarella ed altre 6 persone tra dirigenti Unicredit ed imprenditori, per reati finanziari con l’aggravante di avere agevolato Cosa Nostra.
Per gli inquirenti, gli indagati agirono in modo da aggirare «la valutazione sostanzialmente negativa sull’affidabilità finanziaria del gruppo imprenditoriale tosco/siciliano, manifestata – almeno in un primo tempo-da alcuni dirigenti del medesimo istituto» in quanto «di impedimento all’approvazione di una complessa manovra di ristrutturazione del consistente debito (circa 65 milioni di euro) maturato dal gruppo Bulgarella» nei confronti del gruppo bancario.
«Dagli elementi investigativi sinora raccolti – spiegano gli inquirenti – possono emergere elementi ai fini della configurazione di una struttura criminale finalizzata alla commissione di reati bancari e contro il patrimonio, ottenendo risorse finanziarie con modalità in contrasto con le norme creditizie, con la compiacente predisposizione dei consulenti finanziari della Kpmg». «L’interazione coordinata» dell’imprenditore Bulgarella, del suo socio Federico Tumbiolo, dell’intermediario Giuseppe Sereni, di Roberto Mercuri, collaboratore del vicepresidente di Unicredit Fabrizio Palenzona, e dello stesso Palenzona «si è sviluppata nel senso auspicato dall’imprenditore trapanese che ha visto quindi realizzarsi il progetto di far fronte all’enorme indebitamento del suo gruppo ». L’indagine ipotizza che l’impresa di Bulgarella sia stata “salvata” dai debiti grazie all’intervento di Unicredit. Bulgarella, riporta l’informativa, ha ottenuto «l’apporto dei vertici dell’istituto, che hanno assicurato il loro intervento sui funzionari bancari intermedi i quali, avendo invece chiara la situazione finanziaria del gruppo, si sono inizialmente frapposti a tali disegni, per poi cedere a seguito delle insistenti indicazioni provenienti dai loro dirigenti, Massimiliano Fossati e Alessandro Cataldo, che si sono interfacciati con Mercuri, che può vantare un rapporto diretto e privilegiato con Palenzona». Nell’informativa dei Ros una parte è dedicata ai rapporti di amicizia tra Andrea Bulgarella e il senatore di Ncd, Antonio D’Ali, e quelli col giornalista Giorgio Mulé.
Per il legale di Palenzona, Massimo Dinoia, si tratta di «atti processuali non ancora nella disponibilità dei difensori», e che «non rappresentano alcuna novità: è solo aria fritta e rifritta». L’unica «vera novità – aggiunge il legale – è che è stata fissata il 26 ottobre l’udienza del Riesame dove finalmente potremo ribadire l’assoluta infondatezza delle accuse ».