13.11.2025

Unicredit contrattacca

  • Italia Oggi

L’amministratore delegato Andrea Orcel contesta con forza le prescrizioni che il governo ha imposto a Unicredit per l’ops su Banco Bpm e avevano fatto deragliare l’operazione. Il banchiere non condivide, in particolare, il presupposto del Golden power in base al quale l’istituto di piazza Gae Aulenti rappresenterebbe una minaccia alla sicurezza nazionale. «Penso che fare ricorso (al Consiglio di Stato, ndr) sia quasi un dovere», ha osservato Orcel in un’intervista a Bloomberg. «Il cda della banca ha un dovere di diligenza, quindi abbiamo il dovere di chiudere il cerchio di quanto accaduto. È quasi automatico, non ci leggerei nulla di più. Non c’è alcuno scontro: vogliamo chiudere il cerchio. Direi che probabilmente la cosa più importante per noi è che non possiamo accettare l’affermazione che siamo una minaccia per la sicurezza nazionale, perché non lo siamo».

Secondo Orcel, comunque, l’aggregazione col Banco Bpm è un dossier ormai chiuso: «Abbiamo chiuso il capitolo. Per una serie di ragioni non doveva succedere». Il consolidamento resta, peraltro, ancora una carta da giocare: «Siamo la banca con più opzioni di m&a perché siamo presenti in 13 mercati, ma siamo disciplinati nel non deludere gli azionisti: quindi non faremo operazioni che non creano valore». Sotto la lente è Commerzbank, che l’istituto italiano sta gradualmente scalando da settembre 2024: «Abbiamo consolidato il 26% e possiamo salire al 29%, si tratta solo di liquidare le posizioni che abbiamo. Così facendo, abbiamo investito capitale con un ritorno sull’investimento del 20 o 21% e possiamo aspettare a lungo».

Infine, un accenno alle strategie nel Wealth management in vista della scadenza del contratto con Amundi: «Abbiamo avviato l’internalizzazione, che molti media pensavano avrebbe portato all’acquisto di un sacco di asset in gestione. Invece abbiamo cercato di internalizzare alcuni degli elementi costitutivi della catena, che ci consentono di trattenere internamente il massimo possibile al minor costo».