22.09.2011

Tra Svizzera e Germania accordo sul fisco

  • Italia Oggi

Disco verde all'intesa fiscale tra Germania e Svizzera, siglata ad agosto e che dovrebbe entrare in vigore nel 2013. Prevede una tassazione tra il 19% e il 34% dei patrimoni nascosti in Svizzera. L'aliquota verrà fissata in base alla quantità di tempo in cui i patrimoni sono rimasti celati. Ieri il ministro tedesco delle finanze Wolfgang Schäuble e la ministra svizzera delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf hanno firmato la Convenzione che, spiega una nota della Confederazione elvetica, permette di risolvere le questioni aperte da decenni tra la Germania e la Svizzera sull'imposizione dei redditi da capitali di investitori tedeschi in Svizzera. «La Convenzione in ambito fiscale firmata dalla Svizzera e dalla Germania», secondo le Finanze elvetiche, «rispetta, da un canto, la sfera privata dei clienti bancari e, dall'altro, garantisce l'osservanza di pretese fiscali giustificate delle autorità tedesche. Inoltre viene migliorato l'accesso ai reciproci mercati per i fornitori di servizi finanziari».

Nel futuro, dunque, l'equità di trattamento in ordine all'imposizione fiscale dei redditi da capitale sarà garantita mediante un'imposta liberatoria indipendentemente dal fatto che i redditi siano stati ritratti in Svizzera o in Germania. Inoltre è stato ampliato lo scambio di informazioni rispetto allo standard minimo dell'Ocse, al fine di facilitare il controllo delle procedure e di aumentare le probabilità di scoprire potenziali fondi neri in Svizzera.

Con riferimento al passato, per regolarizzare l'evasione fiscale di investitori tedeschi con redditi da capitale in Svizzera, è stata trovata una soluzione forfettaria che tiene conto del carico fiscale sopportato da investitori che sono sempre stati in regola col fisco. Chi si attendeva l'estinzione delle pretese fiscali e penali, spesso attraverso la prescrizione, senza dover pagare nulla, deve ora soddisfare i suoi obblighi fiscali.

Entrambe le parti hanno convenuto che, per l'effetto esplicato, nel quadro dei redditi di capitali il sistema concordato equivale a lungo termine allo scambio automatico di informazioni. La Convenzione dovrà ora essere approvata dai Parlamenti di entrambi gli Stati e dovrebbe, come detto, entrare in vigore all'inizio del 2013.