ll 54% dei ceo italiani dà la priorità al benessere dei dipendenti. E a livello globale la maggior parte degli amministratori delegati ritiene che una delle principali sfide dei prossimi anni sarà gestire una forza lavoro distribuita. Nel 2020 il 66% ha infatti potenziato lo smart working. È quanto emerge dal nuovo studio di IBM Institute for Business Value (IBV) che ha intervistato 3mila ceo in tutto il mondo.
«Covid-19 ha imposto a molti leader di focalizzarsi su ciò che è essenziale, come le proprie persone», ha detto Mark Foster, senior vice president di IBM Services, «le aspettative dei dipendenti nei confronti dei loro datori sono cambiate in modo significativo. La gestione della forza lavoro distribuita richiede l’adozione di tecnologia agile e modelli di leadership più empatici, oltre che la promozione di una cultura flessibile e inclusiva».
Non è un caso quindi se il 77% degli ad più performanti a livello mondiale fissi come priorità la salute dei dipendenti anche se ciò può influire sulla profittabilità dell’azienda, rispetto al 39% di quelli meno performanti.