Tiscali raggiunge l’accordo sul debito con le banche. La società sarda ha firmato un accordo di rifinanziamento con Intesa Sanpaolo e Bpm sull’indebitamento senior del gruppo a medio e lungo termine.
Il nuovo finanziamento di 88 milioni di euro, di cui 53 milioni verso Intesa Sanpaolo e 35 milioni verso Banca Popolare di Milano, consentirà , tra l’altro, il rimborso integrale dell’attuale debito senior in capo a Banca Intesa e ad alcuni hedge fund, in scadenza a settembre 2017 e ristrutturato nel 2014 nell’ambito dell’articolo 67 della legge fallimentare.
Tra le principali caratteristiche del nuovo finanziamento c’è la durata di circa sei anni: con una scadenza al 31 marzo 2022, che allunga significativamente i tempi di rimborso rispetto al precedente debito e contribuisce a rafforzare la struttura finanziaria del gruppo per i prossimi anni.
Il piano di rimborso prevede il pagamento di poco più di metà dell’importo finanziato in undici rate semestrali a partire da marzo 2017 da circa 4,3 milioni ciascuna e il saldo di circa 40 milioni in unica soluzione a scadenza nel mese di marzo 2022.
? Scende il costo complessivo delle linee di credito con un tasso di interesse annuo che si attesta su valori di oltre il 50% inferiori rispetto alle condizioni precedenti.
«Si tratta di un fondamentale passo per rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria di Tiscali – spiega Riccardo Ruggiero, amministratore delegato di Tiscali – Le nuove condizioni di finanziamento porteranno ad una sensibile riduzione degli oneri finanziari, liberando risorse che potranno essere destinate ai piani di sviluppo della società e in particolare agli investimenti legati alla tecnologia».
L’accordo sul debito è dunque un altro passaggio sulla strada della ricerca del rilancio di Tiscali, iniziato nel 2014 quando la società sarda si è trovata di fronte a un contesto di mercato difficile per effetto delle limitate risorse a disposizione della società per sostenere la crescita. Il 2014 è però anche l’anno in cui il management conclude un importante accordo di riscadenziamento del debito con i senior lender, finalizzato proprio a ritrovare l’equilibrio finanziario e a liberare risorse al servizio della crescita. Proprio alla fine del 2014 c’è infatti l’annuncio del rifinanziamento del debito: pari a 140 milioni di euro in 3 distinte linee di credito.
Più o meno un anno dopo viene invece annunciata la fusione tra Tiscali e l’operatore broadband Aria.? L’operazione punta sulla futura integrazione della rete di trasporto di Tiscali e della rete di accesso wireless proprietaria di Aria.
? L’operazione consente di rimborsare l’indebitamento per circa 42 milioni e prevede sinergie e risparmi per circa 10 milioni all’anno. Così a fine 2015? i ricavi consolidati (senza l’impatto della sinergie con Aria) raggiungono quota 202,1 milioni (212,8 milioni registrati nel periodo corrispondente dell’esercizio 2014). Il risultato operativo lordo sale a 56,2 milioni e l’ebitda netto dopo gli accantonamenti a 39,1 milioni. Il risultato netto di gruppo resta però negativo per 18,5 milioni, rispetto al dato corrispondente del 2014 negativo per 16,4 milioni. I clienti broadband risultano in crescita a 541,8mila unità e quelli del mobile a 116,5 mila.
? Quindi arriva l’accordo di questi giorni con le banche. Dopo il rimborso avvenuto sui 42 milioni di prestiti e dopo aver onorato le altre scadenze, ora viene dunque finalizzato da Tiscali l’ultimo passaggio sul debito senior di 88 milioni.
Carlo Festa