I dati da trasmettere sono quelli relativi ai redditi fiscali e le retribuzioni previdenziali dei lavoratori dipendenti o parasubordinati, nonché i redditi dei lavoratori autonomi e i redditi diversi. «Cosi però risulta difficile garantire quello che ci viene richiesto – spiega Marina Calderone, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro -. Non bisogna infatti mai dimenticare che una volta diventati ufficiali i modelli, le software house dovranno aggiornare i programmi gestionali, rilasciando le release utili ad elaborare i dati richiesti». Scongiurata l’ipotesi del ritardo, rimangono le criticità già evidenziate da tempo dagli addetti ai lavori. I dati da presentare entro la scadenza sono numerosi e i termini rischiano di diventare incompatibili con la possibilità per le aziende di recuperare tutte le informazioni utili a una corretta compilazione dei dati. Facciamo un esempio, un fattura con ritenuta d’acconto emessa a dicembre 2014 è possibile registrarla entro 60 giorni: quindi entro la fine di febbraio. A questo punto, il professionista ha solo pochi giorni per effettuare le registrazioni e predisporre la certificazione.
Cosi come i conguagli fiscali di fine anno sulle buste paga: è possibile predisporli entro il 28 febbraio. E quindi si avranno solo 7 giorni per produrre la certificazione unica. Il ritardo di ieri quindi innesca un domino che condizionerà (e potrebbe pregiudicare) il lavoro delle aziende e degli studi professionali. Il tutto senza dimenticare che è prevista una sanzione di 100 euro per ciascuna certificazione contenuta nel file inviato in ritardo che andrà a carico del datore di lavoro.
Intanto all’orizzonte si profila un ulteriore ingorgo di scadenze per contribuenti e professionisti. Infatti entro il 16 febbraio dovranno essere predisposti i calcoli per il pagamento dei premi Inail dei datori di lavoro e entro il 28 febbraio deve essere trasmessa la denuncia dei salari. Nello stesso periodo bisognerà fare i conti con la certificazione unica. E il tempo scorre inesorabile.