Sarà un’altra donna, dopo la francese Danièle Nouy a guidare la supervisione bancaria europea? Così spera Sharon Donnery, vice governatrice della Banca centrale irlandese, la candidata favorita, appoggiata anche dal presidente della Bce Mario Draghi. La banchiera irlandese oggi si presenta al Comitato per gli Affari economici e monetari del Parlamento europeo. Ma oltre a conquistare la fiducia degli europarlamentari, preoccupati dalla fama di super falco quando si tratta di valutare i crediti deteriorati nei bilanci delle banche, l’irlandese dovrà fare i conti con gli altri due candidati. A succedere, a dicembre, a Nouy al vertice del Meccanismo unico di supervisione (Ssm) figurano anche il francese Robert Ophèle, presidente dell’Autorité des Marches Financiers, la Consob francese, e l’Italiano Andrea Enria, attualmente responsabile dell’Eba, l’Autorità bancaria europea. Dopo le tre udienze in calendario oggi, il Comitato dell’Euro-parlamento invierà le sue raccomandazione al Consiglio dei governatori della Bce, che poi a novembre voterà a scrutinio segreto il primo cambiamento della nuova leadership alla Bce.
Giuliana Ferraino