31.05.2018

Snam perfeziona l’acquisizione di Tep

  • Il Sole 24 Ore

Snam chiude il cerchio attorno all’acquisizione di Tep, una delle maggiori energy service company italiane (Esco), con oltre 200 clienti, 950mila titoli di efficienza e un Ebitda 2017 pari a 6 milioni di euro. La società guidata da Marco Alverà ha annunciato ieri di aver perfezionato l’operazione che ha portato la spa dei gasdotti a rilevare l’82% del capitale di Tep per un controvalore complessivo pari a 21 milioni di euro. Come tutte le Esco, Tep non si occupa di produrre o vendere energia, ma lavora alla gestione dei servizi energetici ed è specializzata in progetti di efficienza energetica con clienti industriali.
La mossa voluta da Alverà rappresenta un vero e proprio debutto per Snam che finora non aveva mai investito nel settore. E soprattutto si inserisce nel quadro delineato dalla società nell’aggiornamento del piano strategico presentato a Londra a metà marzo. In quell’occasione, il ceo aveva ribadito l’impegno dell’azienda nella decarbonizzazione e nel migliore utilizzo dell’energia nei territori in cui opera. Non a caso, il piano illustrato alla comunità finanziaria prevedeva investimenti per circa 360 milioni di euro in innovazione per aumentare l’efficienza energetica, anche interna (su quest’ultimo fronte, lo sforzo complessivo è superiore ai 200 milioni) e ridurre le emissioni. L’obiettivo della società, aveva ribadito il top manager, è di ridurre al 2021 le proprie emissioni di metano del 10% rispetto al 2016 a perimetro costante. Per questo, tra gli interventi pianificati, figurano, per esempio, il miglioramento della metodologia per misurare le emissioni di metano e, sul fronte dell’innovazione, pipeline georeferenziate. Mentre, nel capitolo dei miglioramenti programmati dalla società per aumentare l’efficienza energetica sulla rete, c’è spazio, tra l’altro, per l’inserimento di turbine a gas da 50 megawatt ad alta efficienza nelle centrali di compressione di Istrana (Treviso) e Sergnano (Cremona), e ancora per il rinnovamento di quattro edifici che passa, per l’appunto, anche dal miglioramento della loro classe energetica.

Celestina Dominelli